Architetti e Psicologi per un Teatro di Psicodramma - 2011
"Architetti e Psicologi" è un incontro tenuto presso la sede di piazza Fontanella Borghese della Facoltà di Architettura dell’Università “Sapienza” di Roma, con l’obiettivo di coinvolgere le due figure professionali nella progettazione del "Teatro del Tempo", il primo teatro di Psicodramma in Italia.
L’incontro si è aperto con il racconto di Ottavio Rosati, ideatore del progetto, che ha illustrato la pianta del teatro di Psicodramma del Beacon Institute (N. Y.) costruito nel 1936 da J.L.Moreno, ha esposto le funzioni di uno spazio clinico-teatrale e ha ricordato il desiderio dell'americanista Fernanda Pivano di contribuire con un lascito alla realizzazione del "Teatro del tempo" a Roma. La Pivano infatti è stata per anni in prima linea nell'introdurre lo psicodramma di Moreno nella cultura e nella psicologia italiane.
I professori Andrea Casale e Graziano Valenti del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura in collaborazione con la prof.ssa Loredana Di Lucchio della Facoltà di Architettura dell'Università Sapienza Roma hanno presentato i disegni di un nuovo teatro a impianto modulare componibile. Gli architetti hanno sottolineato l'evoluzione del progetto partendo da disegni più semplici ed arrivando infine ad elaborati più dettagliati e sempre più rispondenti alle necessità dello Psicodramma. Le caratteristiche principali di questi progetti sono la trasportabilità e la trasformabilità della struttura, che permettono al teatro di essere trasportato e montato ovunque oltre che di essere creato e ri-creato in maniera diversa a seconda delle necessità di spazio e di scena. Un teatro quindi stabile ma pure instabile.
L'intervento del Prof. Giovanni Costanza (docente di Psicologia del Lavoro alla Sapienza Roma) sull’utilizzo degli action methods nella formazione è sfociata in un brainstorming in cui architetti e psicologi hanno collaborato a immaginare una struttura architettonica arricchita da forme e supporti tecnologici per la proiezione di video, luci e suoni. Costanza ha sottolineato che le funzioni di questo teatro potrebbero essere non solo terapeutiche ma anche formative e divulgative.
L’evento si è chiuso in attesa di nuove versioni del "Teatro del Tempo" stimolate dall'incontro tra studenti di psicologia e architettura.