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Sadi Marhaba


Nato a Roma il 6/6/1947 da padre libanese e madre italiana. Maturità scientifica conseguita nel 1964 (media voti: 9/10). Laurea in Filosofia (media voti: 30/30) conseguita nel giugno 1968 presso l'Università degli Studi di Roma, con tesi di laurea in Psicologia (110 e lode) su "La nozione di 'comportamento' nella storia della psicologia". Dall'agosto 1968 al dicembre 1971: assistente incaricato supplente e poi borsista del CNR presso l'Istituto di Psicologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Roma. Dal settembre 1972 al dicembre 1974: borsista ministeriale presso l'Università di Urbino. Dal gennaio 1975 al novembre 1977: ricercatore presso l'Istituto di Psicologia dell'Università di Trieste. Dal novembre 1976 al novembre 1977: professore incaricato di Metodologia delle Scienze del Comportamento nell'Università di Padova. Dal novembre 1977 al novembre 1982: professore incaricato stabilizzato di Storia della Psicologia presso il Corso di Laurea in Psicologia dell'Università degli Studi di Padova. Dal novembre 1982 a tutt'oggi: professore ordinario di “Storia della Psicologia” e poi di “Fondamenti della Psicologia” e di "Psicologia Generale" presso il Corso di Laurea e poi la Facoltà e oggi Scuola di Psicologia dell'Università degli Studi di Padova. Il mio insegnamento di “Psicologia Generale”, corso di base del primo anno, annovera oltre settecento studenti frequentanti. Sono socio dell'Associazione Italiana di Psicologia Scientifica (interuniversitaria), faccio parte dei comitati scientifici internazionali di Riviste di Storia della Psicologia ("Storia della Psicologia e delle Scienze del Comportamento", già edita dal CNR, "Teorie e Modelli", Università di Bologna), partecipo al progetto internazionale di "Storia delle Scienze" dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana e dell'Académie Internationale d'Histoire des Sciences, ho partecipato e partecipo come relatore ai principali Convegni nazionali soprattutto sugli psicologi significativi della storia italiana (Buccola, Ferrari, De Sarlo, ecc.), partecipo ai programmi di ricerca del CNR e dell'OMS, sono stato socio fondatore (nel 1980) della Fondazione Giulio Cesare Ferrari, che ha avuto fra i suoi promotori anche Ludovico Geymonat, e che possiede un archivio di scritti rari di importanti Autori come Lombroso, Ardigò, Binet, James e che ha curato la ristampa e la riattivazione del più importante periodico della trascorsa psicologia italiana, la "Rivista di Psicologia". Sono stato direttore della rivista “Nuove Tendenze della Psicologia” (Erickson). Il mio itinerario intellettuale è stato facilitato dal fatto che ho sempre coltivato e insegnato le medesime tematiche, cioè l’epistemologia e la storia critica della psicologia, ininterrottamente dal 1977. Ho sempre approfondito i rapporti fra la riflessione storiografica e quella epistemologica, ampliando col passare degli anni il mio ambito d'indagine, che è passato da tematiche molto specifiche (come le Scuole strutturalistica, funzionalistica e comportamentistica nella psicologia nordamericana) a tematiche di più ampio respiro, come la posizione complessiva della psicologia (sia pura sia applicata) nella storia del pensiero e della società e in rapporto all'epistemologia scientifica, nonché le problematiche epistemologiche della psicoterapia (ho avuto anche una formazione come psicoterapeuta). La mia formazione è stata debitrice del fortunato incontro con alcune fra le più importanti figure della recente psicologia italiana. Nella ricerca empirica e quantitativa una prima guida è stato Luigi Meschieri, già direttore dell'Istituto di Psicologia del CNR di Roma, che scrisse la presentazione al mio libro sulla "Sociometria" (Giunti, 1974, e ristampe) e soprattutto Gaetano Kanizsa, di cui sono stato allievo per diversi anni presso l'Istituto di Psicologia di Trieste, prestigioso a livello internazionale. L'osservazione e la riflessione sull'attività scientifica di questo Istituto, prevalentemente centrata sulla psicologia sperimentale della percezione secondo l'orientamento gestaltista liberalmente inteso, sono state una miniera di idee per i miei successivi lavori sull'epistemologia "interna" della psicologia. Inoltre ho avuto intensi rapporti intellettuali con Fabio Metelli e Cesare Musatti, altri personaggi storici (come Kanizsa) della psicologia italiana. Le mie pubblicazioni principali sono state i volumi "Antinomie epistemologiche nella psicologia contemporanea" (Giunti, Firenze), con prefazione di Gaetano Kanizsa, e "Lineamenti della psicologia italiana: 1870-1945" (Giunti, Firenze), con prefazione di Cesare Musatti, ambedue più volte ristampati in migliaia di copie e adottati in varie Università. Inoltre ricordo il mio capitolo sullo Strutturalismo e Funzionalismo nell'adottatissima "Storia della Psicologia" edita dal Mulino, tutti i lemmi psicologici (250) da me scritti e pubblicati nella diffusissima Enciclopedia Garzanti di Filosofia e Scienze Umane, la Bibliografia ragionata della sezione "Psicologia" per la grande Enciclopedia Europea Garzanti, un volume sull'Apprendimento sempre per Garzanti, e il saggio "Problemi di fondo in psicologia", pubblicato dal Mulino nel volume "Conoscenza e struttura", Festschrift per Gaetano Kanizsa. Sono in stampa alcuni miei lemmi per l’Enciclopedia Einaudi di Psicologia e per l’Enciclopedia Filosofica di Gallarate. Il volume "Antinomie epistemologiche nella psicologia contemporanea", inizialmente pubblicato nel 1977, è stato il primo contributo italiano sistematico all'epistemologia della psicologia scientifica, e ha introdotto delle categorie concettuali che sono state riprese da molti autori negli anni successivi. Il volume "Lineamenti della psicologia italiana: 1870-1945", inizialmente pubblicato nel 1981, e fondato sullo studio analitico di oltre 23.000 pagine di Autori, è stato il primo contributo sistematico allo studio della trascorsa psicologia italiana (per esempio riscoprendo l'importanza di Vittorio Benussi), e ha fortemente contribuito, come strumento di lavoro, al successivo sviluppo del settore (oggi fiorente), anche grazie alla sua Bibliografia ragionata di oltre 2300 voci articolate in 44 sezioni tematiche. Il volume, che alla sua comparsa venne apprezzato fra gli altri da Tristano Codignola, Eugenio Garin, Augusto Del Noce e Ludovico Geymonat, che lo recensì nella rivista "Scientia", venne anche recensito da uno dei padri della storiografia psicologica americana, Josef Brojek, sul "Journal of the History of Behavioral Sciences". Anche oggi questo volume continua ad essere un riferimento costante per gli storici della psicologia italiana, ed è per esempio molto citato nel manuale "La psicologia in Italia" (21 autori, LED, Milano 2000), oltre che in molti altri libri attuali sul passato e il presente della psicologia in Italia, e nel “Journal of the History of Psychology”. Ho molti contatti con prestigiosi colleghi stranieri, anche grazie alla mia conoscenza dell'inglese e del francese. In particolare, ho promosso la traduzione e pubblicazione in Italia della "Storiografia della psicologia moderna" curata dal già citato Josef Brojek del MIT e da Ludwig Pongratz dell'Università di Wurzburg, e sono in rapporto con Helio Carpintero dell'Università di Madrid, per una ricerca congiunta sulla psicologia in Italia e Spagna, con Pascal Engel del "Centre de Recherche en Epistémologie Appliquée" della Sorbona, con Yoshie Kiritani dell'Università di Tokyo. Negli ultimi tempi ho sviluppato un’intensa collaborazione intellettuale con Kenneth Gergen (Philadelfia, USA), il più importante esponente internazionale del costruzionismo sociale. Ho scritto l'articolo "Psychology in Italy" per l' "Encyclopedia of Psychology", la più ampia fonte informativa sulla psicologia mai pubblicata, comparsa nel 2000 a cura dell'American Psychological Association e dell'Oxford University Press. Pubblico sul GIP (“Giornale Italiano di Psicologia”), la principale rivista della psicologia accademica italiana. Ho sempre attribuito molta importanza all'attività didattica, da me concepita anche come fonte di creatività ideativa. Fra le centinaia di tesi di laurea che ho seguito ho avuto la soddisfazione di annoverare non pochi contributi di rilievo, e sono rimasto in rapporti di amicizia e collaborazione con questi giovani, alcuni dei quali si stanno affermando con successo. Proprio per venire incontro ad una importante esigenza didattica, cioè per tentare di rispondere agli interrogativi degli studenti sugli aspetti specificatamente applicativi e professionali della psicologia e in particolare della psicologia in Italia, che fra l'altro mi riguardano anche come iscritto all'Albo Nazionale e all'Ordine degli Psicologi e Psicoterapeuti, da molti anni ho sviluppato la riflessione e la docenza su questi temi. In particolare, prendendo lo spunto dai miei trascorsi rapporti con la Società di Psicologia Individuale Adleriana e col suo presidente Franco Parenti, ho concentrato la mia attenzione sulle problematiche epistemologiche ed etiche della Psicoterapia. Ne è risultato un volume, "Quale Psicoterapia?", in collaborazione con Maria Armezzani, che analizza e confronta 25 indirizzi psicoterapici presenti in Italia, e che è stato alla sua comparsa, nel 1988, uno dei primi tentativi italiani di riflessione organica sulla psicoterapia. Proseguendo su questa linea di attenzione per la psicologia applicata, ho scritto un lungo saggio su "Fabio Metelli nella storia della psicologia in Italia", in cui analizzo le ragioni culturali e sociali che hanno condotto alla nascita (nel 1971) del Corso di Laurea in Psicologia. Il saggio è stato pubblicato in inglese per un circuito accademico internazionale, e in italiano sulla "Rivista di Psicologia". Attualmente sto ultimando un volume di carattere critico sui "Problemi degli psicologi italiani", in cui prendo in esame sia gli aspetti strettamente scientifici, sia quelli applicativi e professionali della psicologia e della psicoterapia italiana di oggi. Infine, avvalendomi della grande quantità di informazioni e riflessioni accumulate negli ultimi anni, che sono stati soprattutto anni di "incubazione", mi appresto alla stesura di un "Trattato di epistemologia della psicologia" che comprenderà non meno di 900 pagine. Sono iscritto all’Albo degli Psicologi e degli Psicoterapeuti italiani (n. 952). Non svolgo attività lavorative e non ricopro incarichi all'infuori della ricerca e dell'insegnamento. Insegno anche in varie Scuole di Psicoterapia. Sono interessato alle tematiche dell'interculturalità (su cui ho pubblicato un libro con l’editore Erickson) e sono membro del Centro Interdipartimentale per i Diritti Civili dell'Università di Padova.

 

 

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