Istituto Luce pubblica il dvd di "PSYCHODRAME" di R. Rossellini e J.L. Moreno
In seguito al rinvenimento di un vecchio filmato negli archivi di Anne Ancelin Schutzenberger, Marco Greco (direttore dell'Istituto di Psicodramma di Torino) ha organizzato il primo restauro del filmato che la RTF (Radio Televisione Francese) realizzò a Parigi nel 1956 in occasione di una lezione di Moreno all'Università.
Regista d'eccezione dell'incontro "psicodrammatico", Roberto Rossellini che ha al suo servizio come fotografo un operatore non meno eccezionale: Claude Lelouch. Il fotografo si sarebbe in seguito rivelato uno dei più importanti registi della Nouvelle Vogue francese.
Su questo sito è possibile leggere i sottotitoli italiani del testo per meglio seguire e analizzare il documento.
Erano decenni che molti cercavano questo documento introvabile anche perché era stato archiviato con il nickname "Vite! Vite!" secondo la frase che la Schutzenberger ripete ai partecipanti dell'esperimento avendo pochissimo tempo a disposizione per concludere le riprese. Non si tratta di un vero e proprio psicodramma quanto di un esperimento poco chiaro e poco definito per applicare le tecniche dello psicodramma al lavoro degli attori francesi. Ne deriva una sorta di teatro improvvisato e leggermente caotico (a tratti sgradevolmente frammentato almeno per noi addetti ai lavori) al quale concorre la verve francese degli attori presenti in studio e il carisma leggermente affaticato di Moreno.
E' probabile, anzi, che il Maestro si sia sentito imbarazzato dal fatto di avere davanti a sé uno dei registi più importanti del mondo in quel momento storico. Tuttavia Rossellini non fa sentire la sua presenza di regista a nessun livello dal momento che non può intevenire sul testo, né sugli attori (affidati ai pochi tocchi magistrali di Moreno), né sulle luci, nè sul cambio di inquadratura, né sul montaggio (che non esiste). In effetti la regia semplicemente consiste nel fatto di partecipare ad un incontro memorabile e in qualche modo straordinario, visto che per la prima volta nella storia d'occidente il mondo dello spettacolo si incontrava con quello che avrebbe dovuto essere il campo clinico di Moreno e invece si rivela essere il campo della sua vocazione umana e religiosa. Infatti, commuove che Moreno incoraggi l'attore ungherese protagonista del gioco che emerge dal gioco a incarnare la voce del padre ricalcando lo spirito delle poesie teologiche alle quali Moreno aveva dedicato il libro "Le parole del Padre".
La seconda parte del dvd vede in azione la Schutzenberger alle prese con una piccola vignetta professionale della vita di un'attrice in cerca di un ingaggio. Ed è qui che la più importante allieva di Moreno accelera l'azione ripetendeo "Vite! Vite!". L'edizione italiana del dvd è a cura di Sergio Toffetti, direttore del Museo del Cinema di Torino, in collaborazione con Roberto Cicutto ed Enrico Bufalini rispettivamente Presidente e Direttore dell'Archivio Storico dell'Istituto Luce. Il booklet, ricchissimo di interventi e testimonianze, comprende testi di Felice Laudadio, Milena Stupar, Sergio Toffetti, Paola de Leonardis e Ottavio Rosati che nel suo articolo Quale Psicocinema? fa la storia dei rapporti tra Moreno e la televisione. Completa l'edizione un testo di Adriano Aprà su Rossellini e la psicanalisi. Dopo la presentazione di questo documento cinematografico al 37o Torino Cinema Festival, l'Istituto Luce, Sergio Toffetti e la scuola di Psicodramma Ipod Plays stanno organizzando una presentazione/dibattito in collaborazione con il prof. Accursio Gennaro della facoltà di psicologia di Roma "Sapienza". La partecipazione è aperta a tutti ma è particolarmente sollecitata quella degli studenti di psicologia che saranno invitati a rispondere alle ipotesi di psicocinema di Moreno con la loro sensibilità di Millennials cresciuti all'interno delle reti che Moreno si era limitato ad intuire negli anni '20 a Vienna.
Il film è stato presentato al Torino Film Festival del 2018.
Il dvd edito da Istituto Luce Cinecittà è stato presentato dalla Lazio Film Commission nel corso della Festa del Cinema di Roma del 2019 con la partecipazione di Enrico Bufalini, Sergio Toffetti, Adriano Aprà, Ottavio Rosati e l'organizzazione di Vera Fazio.
O. R.