IPOCRISIA - una pagina di Fernanda Pivano in GRANDI FESTE
Ipocrisia
La chiamavano “i sepolcri imbiancati”
Negli anni lontani che pareva la Grande Nemica
E pareva che sconfiggendola sarebbero finite le guerre.
Le guerre non sono finite, forse perché non è stata sconfitta.
Si chiamavano “voltagabbana” i profittatori bugiardi
Che manipolavano destini e politica;
ma non avevano nome i manipolatori degli uomini
capace di molte promesse
e capaci di non mantenerle,
capaci di molte parole
e capaci di dirle diverse dal cuore,
capaci di illudersi tra uomini e donne
e capaci di fingere fingere fingere
rincorrendo speranze segrete.
A volte bugie che sembrano innocue
Ma nascono dal male dei suoli;
a volte bugie che sembrano utili
ma in realtà sono pretesti per ingannare gli ignari;
a volte bugie che sembrano furbe
e sono soltanto il frutto dell’abitudine.
Ti voglio bene, ti amo, sarà per sempre,
sono bugie come analgesici
per tener buoni amanti innocenti
che poi scoprono assassine realtà
e restano col cuore in frantumi.
Oh dio dell’amore, tu che sai che ogni bugia è una bestemmia
Non lasciare che cuori innocenti vengano offesi:
i cuori innocenti sono i tuoi adoratori
che ti rispettano e gettano fiori
con miele e profumi come le Apsara di un tempo.
Nandapivano