MALDICENZA - una pagina di Fernanda Pivano in GRANDI FESTE
Maldicenza
Di chi è quel quadro famoso che ho visto bambina
in qualche museo del passato: un bellissimo dio
oh imperatore che davanti ai suoi fedeli giudica
una vecchia e contorta che è la calunnia.
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Là la calunnia è coperta di stracci
ma ai tempi nostri è coperta di gioielli ed orpelli
come si diceva il secolo scorso quando gli orpelli eran di moda.
Ai tempi nostri ha il viso truccato
Per nascondere i segni del lifting,
per nascondere (invano) i segni del tempo che avanza
e con l’invidia suscita desideri perversi.
I desideri son quelli di diventare padroni
di vite e di anime divorate da stanchezze e dolori
e per diventarlo le avvolgono di infami menzogne
quasi sempre cercando quello che a loro è mancato.
Una donna dirà che un’amica mantiene un’amante
Un uomo dirà che un amico ha successo perché è stato aiutato.
Si sa che sono bugie e in più ingigantite
ma anche così l’anonimo mostro che ci circonda
le accetta e la società (cosiddetta) è tutta contenta.
E allora la povera crista si vedrà accogliere con sorrisini furbastri
Il povero diavolo perderà un po’ del suo credito
e soffriranno, senza sapere cosa è successo e chi è stato
perché non c’è più il bellissimo dio o imperatore che c’era in quel quadro.
Oh dio dell’amore, vieni a difendere i poveri amanti
e lascia che si amino in pace, senza donne col lifting
e senza uomini che la sanno lunga;
lascia che si amino in pace finché sono giovani e sani
e diventati vecchi possano amare te
e grati bruciarti profumi ed incensi.
nandapivano