PRESUNZIONE - una pagina di Fernanda Pivano in GRANDI FESTE
Presunzione
Gli analisti la chiamano (chi a mano)
un bel modo di non farsi capire
e di giustificare chi rompe i coglioni
perché si convince di essere un altro.
Accetterà di parlare dell’ “ombra”
ma troverà sempre scuse e pretesti
per rifiutare (ri fiutare) consigli ed esempi.
Vuol stare solo coi suoi dipendenti il padrone delle ferriere
per potersi sentire che tutti siano cretini.
Ora pensa E' convinto che solo lui sa può maneggiare il destino
e a chi lavora per lui dà umiliazioni penose,
incapace di gratitudine,
perverso nel cercare affetti difetti
allontanando chi gli vuol bene e vorrebbe aiutarlo
e poi soffrendo di essere solo.
Che fare per lui nella sua ostinazione?
non serve parlargli, non serve sgridarlo
come il bambino che è diventato,
ma senza innocenza
bambino perverso contro se stesso,
senza saperlo, abbandonato da dio.
Oh dio dell’amore, non dimenticarti di lui
che più di tanti ha bisogno di te:
insegnagli ad essere umile, unica arma incruenta
che gli darà gioia e fiducia in se stesso
quando imparerà a dire grazie
a non odiare (o di are) nessuno
a amare i compagni di viaggio
che hanno bisogno di lui come lui lo ha di loro.
Fernanda Pivano