LETTERA DI MONDADORI PER IL MERIDIANO FAULKNER
Caro Ottavio
sono mortificata di averti parlato di questa vecchia storia, cosa che non intendevo fare,
e tu mi hai tirato fuori proprio da analista.
Dimenticala e perdonami: hai problemi con pazienti ben più gravi di me. Forse sono solo presuntuosa e non mi rendo conto che 58 anni di lavoro in realtà non sono stati abbastanza importanti da costringere questi funzionari editoriali a sapere che ho sempre “dettato”, che ho sempre lottato per introdurre il linguaggio “basso” nella critica “alta” degli accademici. Non sono stati abbastanza importanti da costringerli ad avere almeno un po’ di rispetto, che in fondo è l’unica cosa che chiedo.
Allora scusami. Dimentica il passato e se puoi cerca di trovare un po’ di interesse per questo presente che mi dà tanta vergogna. Se non puoi non importa, hai altro da pensare, lo so, e forse non ti dovevo neanche mandare questa fotocopia di Mondadori che tu non mi hai mai chiesto.
Intanto ti mando una bella penna indiana. Forse tu in India ne troverai di più belle. Io in India non andrò mai più, spero che procuri a te le mie stesse emozioni di quando ero ancora capace di emozioni.
Buon Natale, Buon Anno, Nanda