SOGNI DEL 1973 SU FERNANDA di Ottavio Rosati
Marzo
Fernanda parla di Pavese con tono auto colpevolizzante per la sua fine. Io mi preoccupo che questo la deprima e attacco Pavese in pubblico davanti a Fernanda che si allontana e mi rinfaccia la mia scarsa pietà.
Parlo un'ora del peicolo rappresentato per lei da Pavese, un grande scrittore che si toglie la vita dopo essere stato rifiutato da lei. Nessuno è responsabile del karma di un altro se non dopo averlo ingannato. L'more è un'emozione che non si comanda: non dipenedva da lei il fatto di sentirlo o no.
25 marzo (annunciazione di Maria Vergine)
Ho il coraggio di poratre Fernanda a casa dei miei al mare. Durante il viaggio le parlo dei miiei problemi e lei mi capisce.
Aprile
Dico a Fernanda che non sono Gianni per Giovanni e non sono Ettorino per lei come a volte le scappa di chiamarmi. INvece voglio mettermi un nome diverso da quello con cui mi chiama mio padre Giovanni che è un dimutivo del suo: Gianni. Il mio nome è Ottavio.
Lei dice che le sembra una buona idea ma che i nomi più belli sono quelli bisillabi dei paesi anglosassoni che si sussurrano nei momenti d'more.
Interviene il mio maestro Silvano che mi dice:"No, il tuo nome vero deve avere tre sillabe. Il tuo nome è Tindato, Tindaro..."
Ottobre
Sogno di essere con Fernanda. Entrambi siamo giovani ed entusiasti della vita. Lei è vestita di rosso e di blu. Attraversiamo, saltando, una risaia enorme con vialetti di pietra bianca dentro un parco assolato. Mi sento capace di qualsiasi cosa tenendola per mano. Capisco che, avendola per moglie, tutto mi sarà facile, Lei è una donna veramente eccezionale. Andiamo fare una visita insieme.
(Nanda scrive sotto il sogno: baciolini)
Novembre
Fernanda e io, affacciati alla finestra di un palazzo che dà su un prco, guardiamo il giardino assai bello che ho piantato io (associazione a "Le confessioni" di Rousseau) La parte destra del giardino però è da estendere ancora.
Fernanda finanzia l'operazione e io ci metto il lavoro.
Mentre guardiamo, di colpo Fernanda dice. "Non vale la pena di spendere altri soldi perché tanto tu poi bruci tutte le piante!".
Questa frase mi lascia stupefatto e mi irrito. Grido: "Che cazzo dici? Non sono affatto io a bruciare le piante! Dovresti chiederti perché fai qusta contaminazione! Ti faccio notare che ieri hai parlato di tuo marito come del "bruciatore". Come può essere così inconscia da dire ora che il bruciatore sono io?
Prendo carta e matita e scrivo davanti a lei:
1. Piantare signica due cose. Fai attenzione.
2. Io non brucio piante ma sono qui a piantarle e curarle.
3. Tuo marito brucia le tue iniziative e ti pianta ma lui non è qui.
3. Te la prendi con me solo perché io sono qui e lui no.
Lei capisce il meccanismo e si scusa. Ci baciamo.
Dicembre
Fernanda mi vede che faccio l'amore con una ragazza e protesta.
Maltratto Fernanda ma poi sono preso da un grande amore per lei e per la sua voce argentina. La copro di baci.