UN BIGLIETTO DI MARIO TREVI di Ottavio Rosati
A trent'anni intervisto per Spazio3 (Rai radio 3) il famoso analista Mario Trevi,
che il 9 gennaio mi manda Le Massime di Fraancois de La Rochefoucauld con questo biglietto:
Caro dottore,
come Lei sa, l’assistenza psicologica degli ammalati “fisici” è assai sospetta e contradditoria, anche perché, tra l’altro, è più facile che sia l’ammalato ad assistere validamente il “sano” psichico.
L’assistenza affettiva è invece un’altra cosa, dal momento che, come è ormai universalmente accettato, l’affetto è stato bandito dallo psichico come cosa sospetta e demodè.
Mi permetto di inviarle un libro che forse non conosce. Se tutto Freud è riassumibile nella formula “sotto ogni virtù occorre scoprire un vizio”, La Rochefoucauld è un padre di Freud, (un avo in settimo grado per rispettare la cronologia), e un padre ignorato. Nietzsche, il gran retore, ha usurpato la paternità, con i falsi diritti di una continuità storica. Questo padre ignorato è però più colto, più spiritoso, più profondo del figlio. Se i lacaniani tenessero sul comodino le “Massime” saprebbero almeno che per demistificare l’uomo non occorre necessariamente ricorrere a giochetti verbali e calambours. Anche perché poi occorre demistificare i giochetti verbali, e si fa doppia fatica.
Dietro La Rochefouald naturalmente sta Montaigne e la maestà dello scetticismo dell’età classica. Dietro ancora stanno i Cinici e, al fondo di tutto, l’immortale e perduto Trasimaco, il sofista. Quando gli umanisti ridono degli psicologi hanno ragione da vendere.
Con affetto, dunque, e con gli auguri più sinceri,
Mario Trevi
L'eleganza del biglietto e la grandezza del libro mi incantano. Un anno dopo inizio con Trevi la mia analisi didattica che durerà dieci anni:
Nulla fa pensare che 14 anni dopo Trevi collaborerà con il giovane pittore Fabio Bonvicini, allora mio compagno,
al doppio tradimento al quale ho dedicato il cortometraggio I cani dell'acqua marcia (2018).
Nel momento più drammatico però il libro mi sarà di aiuto.
Fabio Bonvicini, Adriano e Antinoo alle terme con eclectus
(Oil on canvas)