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"The Struggle of Jacob", un Bibliodramma a Colonia

 

 

DIARIO DI UN BIBLIODRAMMA INSTABILE

di Ottavio Rosati 

Roma, 10 Febbraio 2016: GIACOBBE IN LOTTA

 

Stamattina vai con Emanuela all’ Università Gregoriana per pattuire un bibliodramma sul tema “La lotta di Giacobbe con Dio”. Attenzione: Non Giobbe ma Giacobbe, l’avventuroso patriarca padre del popolo di Israele noto per aver manipolato il fratello gemello dandogli una pietanza di lenticchie in cambio della primogenitura. Tu in passato hai già fatto due bibliodrammi ma erano sul Vangelo. Questo qui sembra più impegnativo ma ci sarebbero sei mesi per preparati e poi Emanuela su Giacobbe sa tutto: ha appena concluso una tesi gigantesca costata tre anni di lavoro. Con due o tre ore di studio al giorno ce la potresti fare. Agosto è lontano. Scoprire con lei i segreti di Giacobbe sarebbe una gioia.
La prima cosa che ti emoziona è che il nome Giacobbe è lo stesso di Jacob Levi Moreno, il padre dello psicodramma e del Teatro della Spontaneità. La seconda cosa è che saresti felice di far parte di un progetto che sembra di raro profilo spirituale e culturale in controtendenza alle serie televisive che, con tuo grande schifo e indignazione, moltiplicano Camorre e Gomorre di corruzione, ignoranza, morte. Sai già che questo bibliodramma farebbe parte di un “ritiro spirituale” per artisti e di un concorso per creare un’opera d’arte da esporre alla Kunststation St, Peter di Colonia: una chiesa-galleria d’arte contemporanea in continua trasformazione, che in Italia sarebbe inconcepibile. Tutte le opere elaborate al gruppo di Colonia, a dicembre, saranno presentate in una mostra ai Musei Vaticani. Un bibliodramma è soprattutto un sociodramma e il sociodramma ha sempre uno spirito religioso: per tutta la durata del socioplay i partecipanti collaborano col conduttore dell'evento e tra loro stessi come fanno i fedeli nel momento della Messa in cui l'officiate invita i fedeli allo Scambio della Pace attraverso un gesto o un contatto di fratellanza.
Il progetto è ideato da una chic e nero-vestita professoressa tedesca che insegna storia dell’arte sacra. Tu in questo diario la chiamerai Dior, in omaggio a un assordante profumo pour femmes che lei promana in maniera più che generosa ma che potrebbe anche essere Givenchy, Versace, Acqua di Parma, Essenza di Pisa o magari Prada quello delle Scarpette Rosse di Ratzinger prima delle scarpe coi lacci di Papa Francesco. Non si sa. Non lo sai. Il nome vero del profumo non  oserai mai domandarglielo. Pensi a Dior per libera associazione ma ti potresti anche sbagliare. Certamente non è acqua di Colonia. Troppo forte.
Alla Gregoriana spieghi il modello teorico dello psicodramma e fai vedere a Dior il video del tuo socioplay Piombo e L’Oro del Perdono tra Israeliani e Palestinesi. Lei sembra colpita anzi entusiasta. Ti domanda quanto è il tuo onorario per fare cinque bibliodrammi nel corso di una settimana, uno al giorno tra una meditazione e una conferenza. Tu ovviamente proponi una somma ragionevole, la metà di quello che hai fatturato al Ministero degli Affari Esteri e un quarto di quanto hai guadagnato col Teatro Stabile di Catania con Pirandello. Dior accetta. Si rende conto che è poco ma sottolinea che saresti l’unico ad essere pagato. Lo dice tre volte. Tu rispondi: “Si capisce: io lavoro. Gli artisti concorrono a un premio. O no?” Lei replica che è ancora in cerca di uno sponsor per il budget e deve aspettare un po’ per stringere l’accordo. Tu senti che ti dirà di sì e che lo sponsor ce l’ha già.
La sera ci ripensi. La presenza di un terzo livello, quello artistico, rende questo bibliodramma mostruosamente affascinante.
Eccomi qua a Colonia con il bibliodramma su Giacobbe per venti artisti europei in gara. Il ''Play'' si combina al ''Game'', direbbe Caillois, perché uno solo di loro vincerà il concorso ed esporrà la sua opera alla ''Kunst Station''. Intuisco che a vincere sarà Sidival Fila. Sia perché è un genio. Sia perché è Priore Francescano. Sia perché sicuramente farà lui il ruolo di Giacobbe. Sia perché siamo diventati amici. E il gruppo?  Se faremo dei giochini perbene, uscirà fuori una cosa banale, da catechismo. Vergogna e nausea. Se saranno davvero Spontanei la professoressa Dior dirà che sono pericoloso. Già non mi saluta... Oggi se ne è uscita con una citazione di Romolo Guardini: ''il gioco va bene ma non bisogna esagerare!'' Probabilmente la madre gli faceva mettere la canottiera. Giocare l’Antico Testamento in una chiesa/galleria diretta dall'Animus di una signora dei Parioli! Come faccio a stare calmo con tutte le banalità che ascolto e questo continuo profumo di Dior... Dior... Dior? Perché sono qui? Lavoro? No. Se non gioco non faccio giocare gli altri. E se non faccio giocare gli altri non lavoro.
Questi venti artisti non ti hanno mica chiamato loro personalmente: problema tipico di tutti i socioplay organizzati da un ente che chiama uno psicodrammatista a lavorare con un gruppo. Qualche artista potrebbe perfino fare la fantasia che tu voglia mettere a loro disposizione servizi clinici o psicodrammatici (nel senso della terapia) con cui dare una spazzolata al loro inconscio. Per carità! Non è così ma se ne rendono conto? Pensi di presentarti in una T-shirt con su scritto: bibliodrama is not psicoplay ma poi ti rassegni a una Lacoste blu notte che ti sta larga. 

(per il testo completo del racconto clicca qui)

 

 

 

 

 

Presentazione del progetto 
di Yvonne Dohna Schlobitten

RITIRO SPIRITUALE CON GLI ARTISTI PER UN'INTELLIGENZA CREATIVA

Una nuova commissione gesuitica: Proposta di un Accompagnamento integrale secondo gli Esercizi Spirituali di Ignazio rivolto agli artisti con il tema “La Lotta di Giacobbe“ per una ‘FormAzione’ dellospazio artistico-liturgico della Kunststation St. Peter Köln.

Per restituire piena cittadinanza al gesto artistico quale momento privilegiato del lavoro pastorale, è necessario comprendere l'arte nella sua dimensione poliedrica e liberarla così da qualsivoglia uso strumentalizzante e quindi ideologico.

Possiamo chiamare questo ambito di lavoro "Antropologia spirituale e pedagogia dell'immagine" per evidenziare l'apporto dell'arte alla formazione dell'uomo integrale e quindi la sua funzione pedagogica soprattutto nell'ambito dell'educazione religiosa. Si tratta di combinare il campo della teoria dell'immagine (teologia dell'immagine, spiritualità dell'immagine, ermeneutica dell'immagine e la fenomenologia dell'immagine) con il campo degli esercizi spirituale per l'accompagnamento e la formazione integrale dell'uomo. Si tratta di evidenziare, nel dialogo con l'immagine, l'analogia tra esperienza estetica e esperienza spirituale.

Insieme con i prof. PierAngelo Sequeri, Alex Stock, Yvonne Dohna Schlobitten ed Enrico Garlaschelli stiamo creando questo campo, che include diversi progetti, tra i quali la traduzione parziale in italiano per l'editrice Glossa della Gotteslehre di Alex Stock, il corso opzionale alla Gregoriana "L'ermeneutica dell'immagine come pedagogia teologica" alla Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana e un corso su "il discernimento dello spirito dell'immagine" al Centro di Meditazione Cristiana a Roma.

Yvonne Dohna Schlobitten, ideatrice del progetto ritiro artistico - religioso sul tema “Lotta di Giacobbe”, dedicato all'accompagnamento e alla formazione spirituale degli operatori nel campo dell'arte sacra, che si avvale al coordinamento scientifico dei responsabili della Kunststation St. Peter Köln: P. Werner Holter, Dr. Guido Schlimbach, Prof. Gerhards con la collaborazione degli studenti della Licenza e del Dottorato dei Beni Culturali (Etienne Lahaille, Mario Panconi, Eleonora Gagliotto, Marco Massoni, Cristina Mandosi, Elena Sidoni, Valentina Vario) raccolti nel Seminario libero insieme con i professori e studenti della Università di Bonn e Münster.
Per la preparazione del ritiro artistico spirituale alla Kunststation St. Peter Koeln - programmato per il 28 agosto - 4 settembre – è previsto un ciclo di incontri preparatori sull’approfondimento sul tema della “Lotta di Giacobbe” presentato dai professori delle diverse Facoltà della Pontifica Università Gregoriana.

STORIA DEL PROGETTO

Il Progetto ChiesArte, ideato da Dott.ssa Yvonne Dohna Schlobitten e organizzato insieme con gli studenti Cristina Mandosi e Davide don Marino, è finalizzato ad offrire una nuova prospettiva sull'arte sacra contemporanea, ed è stato approvato dalla Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Gregoriana.
Il progetto è iniziato nel 2009 in collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana, Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI, Università IUAV di Venezia, John Cabot University, Accademie di Belle Arti, Centro Studi Verbum.

Il 17 e 18 marzo 2015 la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Gregoriana (Yvonne Dohna Schlobitten, Andrea Dall’Asta, Giorgio Monari) ha organizzato il convegno “L’esperienza religiosa cristiana del vedere e dell’udire: per un’arte contemporanea”, con la partecipazione di studiosiinternazionali, artisti e promotori culturali, dal convegno è emersa una nuova collocazione dell'arte, non più quale semplice strumento per veicolare meglio i contenuti filosofici e teologici. La domanda che ci si è posti, “Quando l’immagine o la realizzazione musicale sono significanti, belli e veri per un’esperienza di fede cristiana oggi?”, ha evidenziato l'esigenza di coniugare profondamentel'esperienza spirituale e la creazione artistica.

PROPOSTA PER L'ANNO 2016

Dalle esperienze maturate nei precedenti eventi scientifici sopra esposti è emersa la proposta che contempla l'organizzazione di specifici esercizi spirituali ignaziani (5 giorni) destinati ad artisti e studenti della Pontificia Università Gregoriana con lo scopo di creare alcune opere d’arte per la chiesa della Kunststation St. Peter Köln come frutto di un dialogo interdisciplinare fra arte, liturgia, filosofia e teologia, uniti nel riflettere sull'esperienza estetico - spirituale per creare spazi liturgici e artistici a Köln. Sarà dunque essenziale il dialogo interdisciplinare con gli specialisti in teologia biblica, iconografia, estetica e teoria dell’arte per intraprendere, da parte degli artisti, teologi e studenti, il progetto della Kunststation St. Peter Köln. L'esperienza artistica dunque verrà collegata ad un percorso formativo spirituale basato sulla specifica esperienza fornita dagli Esercizi Spirituali ignaziani.
Lo scopo finale è di formulare un approccio metodologico basato sul pensiero di San Ignazio per essere capaci di relazionarsi su quattro livelli con l'opera d'arte (emozione, ratio, corpo e cuore). Nel maggio 2016 Yvonne Dohna ha invitato a collaborare al progetto la scuola di formazione in psicodramma IPOD PLAYS (www.play.it): Ottavio Rosati dirigerà il bibliodramma a Colonia nel settembre del 2016.

 

PROGRAMMAZIONE 

I. Seminario libero: da maggio 2015 per la preparazione scientifica e spirituale del laboratorio con un ciclo di conferenze settimanali (dal 7 gennaio al 2 giugno 2016 con 20 Professori della Pontificia Università Gregoriana). 

II. Laboratorio 28 agosto - 4 settembre - Esperienza artistica e spirituale in dialogo con gli studenti e gli artisti guidati da specialisti tra cui O. Rosati, conduttore del biblio-dramma su Giacobbe. 

III. Creazione artistica (musica e arte) 15 novembre 2016 - Preparazione del catalogo (le prime due settimane di Novembre) - Formazione dei formatori in preparazione alle visite guidate a Köln - Inaugurazione (30 novembre). L’installazione rimane per Natale.

IV. Mostra (inizio gennaio 2017) Documentazione del progetto e la sua realizzazione prevista nei Musei Vaticani o per la Biennale di Venezia.

V. Giornata di studi e pubblicazione alla Università Gregoriana (inizio marzo 2017).

VI. Proposta per un nuovo corso: La lotta di Giacobbe come paradigma dell’esperienza estetica.

 

PERCORSO DEL PROGETTO

Verranno utilizzate tre forme per creare lo spazio artistico-liturgico della Kunststation St. Peter Köln:

I) Attraverso il racconto
Un singolare uso della parola (non astratta, rappresentata, agita): “L’esperienza ha bisogno di precedenti, storie, di immagini, di parabole che facciano (com)prendere la vita come storia, immagine, progetto, parabola..” (E. Salmann).

II) Attraverso il rito (liturgia come rito)
Un singolare uso del gesto (non meccanico, produttivo, spontaneo): “L’esperienza ha bisogno di riti, che accompagnino i passaggi pericolosi quando crollano gli orizzonti dell’interpretazione e il nuovo non è ancora visibile” (E. Salmann).

III) Attraverso l'arte
“L'arte (…) è uno di quei luoghi per eccellenza all'interno del quale il soggetto vive con intensitàl'esperienza dell'essere abitato da un'alterità irriducibile, luogo in cui egli non censura o misconosce ciò che non domina (…).
Un'evidenza che si impone con forza è proprio quella che mostra come l'esperienza artistica implichi sempre un certo “venire alla mani”, sia come condannata dalla sua stessa coscienza a una certa “presa”, a una vera e propria “lotta con la materia” (S. Petrosino).

 

 

Nota introduttiva ad un bibliodramma su Giacobbe
di Emanuela Zurli

Northrop Frye, uno dei più noti critici letterari del secolo scorso, definì la Bibbia “il grande codice occidentale”; Carl Gustav Jung, fondatore della psicologia analitica, alcuni decenni prima scriveva che non soltanto la civiltà, ma “la stessa psiche occidentale si è formata sui modelli biblici”. A prescindere dalla fede o meno che la Bibbia sia il frutto di una rivelazione divina, le scienze umane di questi ultimi decenni stanno sempre più scoprendo che in essa sono contenute – esposte nella forma del mito o del racconto – profondissime intuizioni sull’essere umano, sulle dinamiche psichiche che lo caratterizzano, sulla drammaticità del percorso che ne fa un individuo autonomo e in grado di entrare autenticamente in relazione con sé stesso e con gli altri, rendendolo soggetto della propria esistenza. Come infatti ha riconosciuto un numero crescente di studiosi delle più diverse provenienze, credenti e non credenti, la Bibbia non parla tanto di Dio quanto, piuttosto, dell’uomo e contiene un’antropologia ricchissima, che nulla ha da invidiare alle acquisizioni moderne e contemporanee della psicologia e della psicoanalisi.

Una straordinaria opportunità per penetrare ed esplicitare ulteriormente le complesse dinamiche che caratterizzano il divenire dell’uomo come soggetto narrate dalla Bibbia è il bibliodramma, o psicodramma biblico (le due terminologie, in realtà, non sono equivalenti e vengono diversamente interpretate nei diversi contesti e paesi; negli ultimi anni si sta diffondendo anche la forma semplificata del bibliolog). Nato dallo "psycodrama", ideato da Jacob Levi Moreno negli anni venti del secolo scorso per finalità terapeutiche ed espressive (individuali e gruppali), il biblio­dramma si è lentamente diffuso, a partire dagli ultimi decenni dello stesso secolo, in nord Europa ed oltreoceano, ma in Italia è ancora poco conosciuto e finalizzato soprattutto alla catechesi ed all'evangelizzazione. Il valore drammaturgico di innumerevoli testi della Bibbia – definita dal narratologo e studioso di letteratura biblica di fama internazionale, Meir Sternberg, “l’opera più interessante e magistrale della tradizione narrativa” – è quindi rimasto in gran parte inesplorato. Tra le rare eccezioni a questo stato di cose il sociodramma evangelico-dickensiano in tre anni che Ottavio Rosati e Alfredo Antonaros hanno dedicato dal 2007 al Canto di Natale (con RaiSat, il Teatro Stabile di Catania e la Basilica di Santa Maria in Trastevere) "proponendo che nel più famoso racconto di tutti i tempi Dickens abbia segretamente ristrutturato il duro finale anticotestamentario della parabola del povero e del ricco Epulone. Qui infatti padre Abramo (l'anti Dickens) rifiuta la possibilità che i morti (come Marley) possano tornare a parlare ai vivi (come Scrooge) sia pure la notte di Natale per salvare la loro anima" (O. Rosati). 

      Nell'Antico Testamento incontriamo Giacobbe. Terzo patriarca ed eponimo del popolo di “Israele”, Giacobbe è uno dei personaggi di maggiore spessore artistico, psicologico e religioso non solo della Bibbia ma della letteratura di tutti i tempi. La sua vicenda umana e divina, unica ed allo stesso tempo universale, narrata in quindici memorabili episodi che articolano il ciclo narrativo che gli è dedicato nel libro della Genesi, costituisce un materiale preziosissimo per esplorazioni bibliodrammatiche, abbiano esse finalità psicoterapeutiche, spettacolari o di entrambi i generi. Ineguagliabile, al riguardo, è la scena in cui Giacobbe – al rientro nella “terra promessa” dalla quale era fuggito vent’anni prima in seguito al furto della benedizione paterna spettante al gemello primogenito Esau – viene aggredito di notte, durante il guado dello Yabboq, da un essere misterioso. L’aspra lotta che ne segue, in cui le vittorie si alternano alle sconfitte, è reale o immaginaria? E, se è immaginaria, è un sogno o una proiezione della psiche di Giacobbe? L’ipotesi del lettore e dello spettatore sulla realtà o meno della lotta procede parallelamente a quella sull’identità dell’oppositore: un genio protettore del guado o un demone notturno; Dio in forma di uomo o di angelo; l’Esau reale o il suo doppio, frutto dei sensi di colpa di Giacobbe; il fantasma del padre Isacco, prodotto anch’esso della sua coscienza inquieta; la personificazione del suocero o di ogni altro con cui Giacobbe ha combattuto; la proiezione di una parte di sé, conscia o inconscia che sia, con cui egli è da sempre in lotta... La possibilità di un combattimento reale si sovrappone e si confonde con quella di un combattimento immaginario mentre Giacobbe, narra la Bibbia con un ricorso esemplare ad immagini e giochi di parole, vive un processo di decostruzione e ricostruzione della personalità da cui uscirà, all’alba di un nuovo giorno, claudicante ma trasformato, certo – come dirà – di avere “visto Dio faccia a faccia”.

Emanuela Zurli
Giornalista, biblista e docente di seminari di antropologia biblica presso l’Università Gregoriana

 

  

La forza del rituale
di Patrizia Burdi

Commosso in un modo tremendo”. A leggere del bel progetto di bibliodramma sulla “Lotta di Giacobbe” che Ottavio Rosati metterà in scena alla Kunststation St Peter Köln, per il progetto ideato da Yvonne Dhona Schlobitten, mi sono tornate in mente quelle parole, pronunciate tra lacrime incontrollabili da un anziano contadino ricordando la sua performance nei panni di Gesù nella Giudaica, una rappresentazione vivente della Passione di Cristo che da più di cento anni, a cadenza variabile, viene agita nelle vie e nei dintorni di Laino Borgo, un piccolo paese calabrese[1].

Quelle lacrime non testimoniavano una debolezza psicologica incapace di controllare gli imbarazzanti straripamenti di un corpo-contenitore, ma una qualità creativa, una forza, dinamica e trasformante, che la struggente e sfuggente arte del richiamare alla memoria evocava e restituiva alla vita.

Un forza scaturita dall’esperienza rituale collettiva, che nella sua dimensione soggettiva  e intersoggettiva produce “cultura”  che, a sua volta, modellerà le future esperienze.

Nello psicodramma, e ancor più nel bibliodramma, come nell’antica ritualità della Passio Christi, il concetto di esperienza si dilata, si fa Erlebnis, a sottolineare la stretta interdipendenza dei suoi aspetti cognitivi, affettivi, volitivi e la relazione dialettica e strutturante che pone in essere tra vissuto soggettivo e contesto sociale[2].

Un’esperienza caratterizzata da un’intensità della percezione emozionale e cognitiva che consente una totale immedesimazione tra “persona” e “personaggio”: nel rito collettivo, come l’antropologia ha ampiamente mostrato, si attua una vera e propria incorporazione del sostrato mitico e delle significazioni religiose del dramma agito, capace di innestare un processo di profonda trasformazione spirituale, di indurre al cambiamento, a una sostanziale conversione.

Come affermava von Balthasar a proposito della teodrammatica, «in aggiunta alle due esperienze – “è proprio vero” e “io ci sono e centro” – l’elemento teatrale ridà valore anche a un altro momento più segreto: l’idea che qui si rappresenta qualcosa per me ridesta un’idea più profonda: tutta questa vicenda è “per me”, è avvenuta per me e m’impegna in tal modo all’estremo»[3].

Nello spazio/tempo agito del bibliodramma, all’interno di un frame mitico e sullo sfondo di un orizzonte religioso e spirituale condiviso, memorie, azioni, emozioni individuali si interconnettono creativamente, cumulandosi in un capitale emotivo in grado di rinnovare il senso della propria esistenza.

Patrizia Burdi

Ph.D. in Scienze DemoEtnoAntropologiche


[1] Patrizia Burdi, “Lo sguardo, le lacrime, il sudore di sangue. Note etnografiche intorno alla Giudaica di Laino Borgo”, in Le forme della festa, La Settimana Santa in Calabria: studi e materiali, a cura di Francesco Faeta e Antonello Ricci, pp. 39-89. Roma, Squilibri editore, 2007.

[2]  Cfr. V.W. Turner, E.M. Bruner (eds.). The Anthropology of Experience. Urbana e Chicago, University of Illinois Press, 1986.

[3] H.U von Balthasar. Teodrammatica, Introduzione al dramma. Milano, Jaca Book, 1980, pp. 106-107.

 

 

ELENCO DEI PARTECIPANTI

 

ORGANIZATION TEAM PONTIFICAL GREGORIAN UNIVERSITY


DR. YVONNE DOHNA SCHLOBITTEN Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Professor of “Aesthetics and Philosophy of art” at the Pontifical Gregorian University and John Cabot University in Rome. Dohna's multidisciplinary and international formation (law, philosophy, art history and anthropology) found its first important expression in her doctoral thesis on the heritage of Christian art and the theory of museums under the supervision of H. Belting in which she explained how a cultural religious identity could be manifested in the iconographic program of a museum. Her work at the Pontifical Gregorian University has also allowed her to integrate methods of spiritual exercises into art theory. In this context, she focusses on “Romano Guardini and the formation of the human being” as a hermeneutic problem of the link between art criticism, philosophy, anthropology, theology and spirituality concentrating on the didactic, pedagogic and educational role of art.


GROUP OF COLLABORATORS AT THE GREGORIAN UNIVERSITY

 

1. VALENTINA VARIO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Erice - Trapani, 1982). Valentina Vario holds a PhD and is a Doctor Europaeus in Art History. She obtained the double academic title in March of 2016, at the University of Palermo, presenting a thesis titled “The Jesuit Commission and Painting in Palermo between the 16th and 18th centuries,” under the supervision of Professor Mariny Guttilla (Professor of Modern Art History and Art History and Restoration in Italy). She has periodically studied abroad in Spain and Portugal, and has written various academic articles that have been published in academic journals. She lives in Rome and is a member of the Pontifical Gregorian University research team in collaboration with the Kunstation Koeln.

2. CRISTINA MANDOSI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Cristina Mandosi, born in Perugia, after having engaged in theological studies and obtained a diploma in Religious Studies Pontifical Institute Leo XIII of Frosinone, she obtained a licentiate in Communication Sciences with specialization in Publishing and Journalism at the Salesian Pontifical University with Prof. Don. Giuseppe Costa. Registered at the Association of Journalists she has collaborated with several newspapers, dealing with cultural and religious information. She has been responsible for the Press Office of Social Communications of the Diocese of Frosinone-Veroli-Ferentino. Fond of Christian art, she obtained a licentiate in History and Cultural Heritage of the Church with Prof. W. Heinrich Pfeiffer at the Pontifical Gregorian University where he is currently enrolled in the PhD program under the direction of Dr. Ph. Yvonne zu Dohna. She was a member of the archaeological study of the Salesian Pontifical group, and participated in the campaign of excavations at Bet Gemal and Kl. Jijiil in Israel. She is the artistic director and vice president of the Cultural Association "Anno Marguttiano" and has different publications.

3. MARIA RUIZ LOIZAGA MARTIN Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Maria Ruiz Loizaga Martin graduated with honors in Humanities and Journalism from the CEU San Pablo University (Madrid) and holds Master’s degree in Advanced Studies in the History of Spanish Art from the Complutense University (Madrid). Currently, she is a research fellow (FPI) at the CEU San Pablo University, and is writing her PhD thesis on the art of Marko Ivan Rupnik and the Ezio Aletti Center. She has published various scientific articles on mosaics and contemporary art.

 

STUDENTS

4. MARCO MASSONI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Marco Massoni (Bergamo, 1992). Graduated at the Catholic University of Milan, in Conservation of Cultural Heritage (Bachelor’s degree), and at the Pontificia Università Gregoriana in History and Heritage of the Church (Bachelor’s degree). He is currently studying at PUG continuing the License degree. He worked as guide in Bergamoscienza Festival and he made some stage experiences in archaeological field (excavations and forensic anthropology) and archival field.


5.
ELENA SIDONI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Elena Sidoni (Rome, 27th of September 1968). She has studied Art History at “La Sapienza” and at the University Roma Tre. Since 2015, she has continued her studies in the Faculty of History and Heritage of the Church of the Pontifical Gregorian University. She specialized in preservation and promotion of Cultural Heritage at the Tuscia University in Viterbo. Currently, she works as a tourist guide, above all as a Vatican guide where she cooperates with the Missionaries of the Divine Revelation for the Art and Faith Tour, including the Vatican Museums and St. Peter’s Basilica. Sidoni is particularly interested in communication, above all learning to communicate, and how to help the communication, and dialogue, between the Spectator and the Work of Art - the encounter with the Work of Art as an experience that could change the life of the Spectator.


6.
ELEONORA GAGLIOTTO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Eleonora Gagliotto is from Gallarate-Varese, and has studied at the Università Cattolica del Sacro Cuore in Milan, obtaining a degree after three years of study. After having moved to Rome, she worked at the Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione (ICCD) of the Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Currently, Ms Gagliotto is a student at the Pontifical Gregorian University in the Faculty of History and Heritage of the Church in Rome.


7.
CECILIA GENOVA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Cecilia Genova is originally from Filic, or San Felice del Molise, a small Italian town where an ancient Slavic language continues to be spoken, 500 years on. Her Italian high school education focussed on classics, having attended the liceo in Vasto. At university, she has studied medicine, mycology, public health and minority languages and cultures. Currently, she is a student at the Pontifical Gregorian University where she has followed courses in philosophy, art history, and a seminar on the Struggle of Jacob with Professor Yvonne zu Dohna.



CHURCH OF THE GESUITS SANKT PETER KOELN


PROF. ALBERT GERHARDS Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Albert Gerhards was born in 1951 in Viersen-Dülken (Germany). He studied philosophy and theology in Innsbruck, Rome (1976: ordination) and Trier (1982: promotion as Dr. theol). After a time of pastoral care in 1984, he became a professor of liturgical science of the Roman-Catholic faculty at the University of Bochum, where he has been since 1989 (1998-99: dean). He is consultant for the German Episcopal Conference, a member of various scientific associations and co-editor of several scientific journals. He has many publications in the fields of liturgical history, theology and practice, Judaism and Christian ecumenism, art and architecture, church music and aesthetics.


P. WERNER HOLTER
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Werner Holter SJ, born in 1946 in Haslau, grew up in Naila an Hof/Saale (Bavaria). In 1970 he became Jesuit novitiate and later he obtained a PhD in Philosophy and Theology. He was ordained a priest in 1977. He has been a teacher at the College St. Blasien, and the responsible of the program in the Heinrich-Pesch-Haus Ludwigshafen. Since 2008 he is vicar in Sankt Peter with the “Kunst- Station”, center for contemporary arts and music.


DR. GUIDO SCHLIMBACH
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Guido Schlimbach is from Cologne where he was born in 1966. His two university degrees are in theology and philosophy (Bonn / Vienna, 1993), and social work (Cologne, 1997). In 2009, he obtained his doctorate of theology under the supervision of Professor Dr. Albert Gerhards. Currently, he mainly works as a spokesperson fort he Aids Hilfe NRW, in addition to being in charge of art exhibitions at the Kunst-Station Sankt Peter Köln. Dr Schlimbach is speaker of the Kunst-Beirat, and Chairman of the Association Kölner Rubens-Gesellschaft which supports the parish of, and the Kunst-Station Sankt Peter. Included in his many professional activities are curator, art educator (Kolumba Art Museum), and author of various publications in the fields of art, aesthetics, and theology.

 

ARTISTS


1.
CHRISTOPH BRECH Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Schweinfurt, Germany, 1964) From 1989 to 1995, Cristoph Brech studied painting with Prof. Franz B. Weißhaar at the Akademie der Bildenden Künste in Munich. In 2003, he was invited for a year as artist in residence by the Conseil des Arts et des Lettres du Québec. He has won major prizes and grants, such as the Will Grohmann-Prize (Akademie der Künste Berlin), the Rome-Prize 2006 (Deutsche Akademie Rom, Villa Massimo), and the Franz Ludwig Catel-Prize, Rome, 2009. 

Material and space for the exhibition: A dark room, a power-point.


2.
PIETRO PIRELLI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Rome, Italy, 1954) Pietro Pirelli is an international music performer and visual artist, Pirelli innovatively combines sound, vision and space. He turns physical phenomena into interactive performances-installations, in order to change perceptions of the spaces in which they are staged. He is also founder of the center for musical production AGON, in Milan. In 2011, he took part in the Biennale of Venice. His recent composition: Sinfonia Tessile is now part of the Missoni Art Color exibition in London. In October 2016, he will perform his 'Arpa di Luce' for the Japan Orfeo Project, in Kamamura-Tokyo. 

Material and space for the exhibition: an adequately sized room will be needed where a video may be projected to show a montage of elements linked to my installations, revealing movement and sound. Because sound is fundamental, the room would provide a proper listening experience without interfering in the other exhibits.


3.
FILIPPO ROSSI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Filippo Rossi (born in 1970) has been exhibiting his work since 1994, and exploring the themes of Christian sacred art for over 20 years. Visiting Professor at the Stanford University Centre for Overseas Studies in Florence, he also collaborates with the art historian Timothy Verdon at the Archdiocese of Florence, as Coordinator of the Diocesan Office of Sacred Art and Church Cultural Heritage. His works are conserved in museums and collections both in Italy and abroad. On 21st November 2009 he was the youngest artist to be invited to Pope Benedict XVI's audience with artists in the Sistine Chapel. Recently, he has been asked to run training workshops in the United States, Cape Code. His most recent solo shows have been hosted in Italy, France, Morocco, China and United States. 

Material and space for the exhibition: For the exhibition at the Vatican Museums a hanging design (120 x 200 maximum) and a tile (120 x120 or 120 x 210 cm).


4.
LUCIO MARIA MORRA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lucio Maria Morra was born in Fossano, Cuneo, in 1952. After mathematical studies at Turin University, he began his artistic career in 1976. In 1977, he moved to Brazil where he closely worked with the painter Luiz Hamen. In 1983, he returned to Italy, where the versatility of his production and research conducted him to the study of Gnomonics. In 1986, the art of making and restoring sundials became his principal professional activity. In 2012, Morra brought painting to foreground. He has always interpreted his artistic path as an internal one, above all. Since 1998, he has been a Zen Buddhist monk, in charge of the Dojo Zen Sanrin in Fossano.

Material and space for the exhibition: triptych, 3 canvasses, indicatively 70 x 210 h cm each


5. PAOLO COTENI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Rome, Italy) Paolo Coteni is an irregular sound artist, active in International Counter-Culture, Situationists, and artistic underground communities. His studies have been related to electronic music. He was an assistant to Giuseppe Chiari and has worked for the Italian state television, Rai. Coteni teaches Sound Art at the Accademia di Belle Arti di Frosinone. His recent work includes a tribute to La Monte Young Fluxus "Dream Variations" installation, the Fluxus Academy installation for Contemporary Days 2012.

Material and space for the exhibition: A space of 2,5m x 2,5m and high at least 3m.


6. PAOLA GRIZI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A professional sculptor, Paola Grizi has been chosen to be a member of the jury for the 36th CICA International Competition de L’Alcora, Spain in 2016. She was the winner of the Special Public Award for this event in 2015. In that same year and 2014, Mrs Grizi was invited by the Chinese Changchun Municipality to represent Italy at the 3rd and 4th China Changchun International Ceramics Symposium. In 2014, she won the 3rd Bi-annual International ceramics contest of Ascoli Piceno. 

Material and space for the exhibition: sculpting base of about 40 cm in length and width, and 1 sculpting piece in terracotta for the altar. 2 working 'murales' on which to work in terracotta sized 40x40 cm each, which will be fixed to the wall with hooks. 1 example of an abstract element of which there should be copies enough for the sides of the church, in turquoise ceramic (1 sculpting base of 40/50 cm on the side). It would be very useful if there were a space available for the projection of a power point presentation, explaining the project's concept.


7. CARMINE DIODORO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Carmine Diodoro is a pianist, composer and conductor. After studying and researching for 19 years at the St. Cecilia Conservatory, he conducted the Chamber Orchestra of the St. Cecilia Conservatory in many important theatres, such as the Teatro Eliseo and the Teatro Argentina in Rome. He currently works with the cultural association Mosaico Armonico, composed of students from this conservatory.

Material and space for the exhibition: A music stand for the exhibition of the full score. In the event of a concert, a space of about 15 squared meters and chairs without armrests (the number of musicians may vary)


8.
SIDIVAL FILA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sidival Fila (Brazil, 1962) is an artist and Franciscan priest. He developed his love for art when he was still a child, but he did not interact with it for eighteen years. In 2006, he returned to painting, influenced by Action Painting, Informalism, and Spacialism. His works are in important private collections in France, the Principality of Monaco, Switzerland, Brazil, and New York. In Italy, they are displayed in the Puglisi Cosentino Foundation, and in the Vatican Museums.

Material and space for the exhibition: Exhibition of an artwork: antique linen, hand woven, and sewn, 2016. 400x119


9.
LUISA JACINTO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Luísa Jacinto (Lisbon, 1984) studied Visual Arts and finished her MA at the Central Saint Martins – Byam Shaw School of Art in 2009. She has been exhibiting regularly since 2007. Of special note among her group shows are Collateral Points - a view of the Arquipélago Collection curated by João Silvério (Arquipélago Centro de Artes, Azores, Portugal, 2015) and 17 Ingredients–Measures of Autonomy (Studio One, London, UK 2009). Her most important solo shows are: An Instant of This, Galería Silvestre, Madrid, Spain, 2015, and A Single Day is Enough, (Museu Carlos Machado, Azores, 2012, with the publication of a monograph).

Material and space for the exhibition: I would ask for some wall space to hang drawings, a shelf or a vitrine for sketchbooks and a television screen that reads video through pen drives, hung onto a wall, with the larger side of about 90 cm


10.
FILIP MORODER DOSS Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Filip Moroder Doss (Ortisei, 1966) started his professional career when he was 14 at the studio of his father. In 1990, he opened his own atelier. He has taken part in many exhibitions both in Italy and abroad. Winner of several competitions, he is known for his works in different churches, such as St. Luke’s Church (Munich), the Duomo of Monselice (Padua), and the Sanctuary of Fátima (Portugal).

Material and space for the exhibition: 2,5 x 0,8 mt sculpting base on a pedistal and my explanation on a board, about 70x50.


11. TOBIAS EDER Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tobias Eder’s path took him to the academies of fine arts in Karlsruhe and Munich, where he finished his studies in 1995 as a student in the master class of Hans Ladner. Since then, he has sketched and implemented important series of artworks and has also taken up ecclesiastical art and biblical themes in the process. From 2004 to 2009, Eder supported the Archdiocese of Freiburg as a member of the Commission for Art and Culture. 

Material and space for the exhibition: A dark room and power-point, space for photos.


12. JANEZ SEVER SJ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Janez Sever SJ was born in the U.S.A in 1965. He has been engaged in photography since 1979, learning photography both in school and through his father. His photography took on renewed life in 2003 with his new digital camera and his new mentor, Don Doll, SJ, a professional photographer, artist and professor at Creighton University, U.S.A. Janez fell in love with Russia during his first visit to the city of Magadan in 1992. The following year, he entered the Society of Jesus and went on to study for the priesthood in Slovenia, Italy and Kirghistan. He received a Licentiate degree in Biblical Theology in Boston producing a thesis on the dialogue between photography, Scriptures and human experience. He has organized and conducted photo retreats for the past seven years based on Lectio Divina Ignatian spirituality and the experience of photography. Ordained to the priesthood in 2002 his assignments were in Novosibirsk and Moscow. Currently he is the Curator of the "Workshop on the Mount" contemporary art-group (onthemount.net) and lives and works in Novosibirsk. His works are in the Russian National Museum "Pushkin" in Moscow and in private collections in Europe and the U.S. Sever has been a member of the Russia Union of Photoartists since 2006. Curator of The Workshop on the Mount.

Material and space for the exhibition: Wall space to hang photos


SPECIALISTS


1.
FREDDY PAUL GRUNERT Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Freddy Paul Grunert is an artist and associate curator at ZKM, Center for Art and Media in Karlsruhe, a research centre and museum that specialises in the study of information technology and its social and cultural repercussions, where he has curated among other things, the anthology Francesco Lo Savio-Tano Festa. The Lack of the Other. Grunert studied philosophy and anthropology in Stuttgart and Rome. ETCAEH Nova Gorica and TU Technischen Universität Berlin are two of his most recent lecturing posts. Starting from the mid-1980s, he has contributed as an artist and curator to film, art and new media festivals, including the Venice Biennials where with the work Xenografia (a term coined by him) he launched a series of research into new media art and communication physics, which have been hosted also at the festivals of Locarno, São Paulo and Berlin. He has also been engaged in political activity in Strasbourg and Brussels at The Council of Europe and the European Parliament, and at the Climate Change Conference. Such activity merged in Selph2 and was acknowledged by various commendations, among of which include Cecil of The Council of Europe 2012 with Climate Walk, Mindthestorm, developed with ZKM, Akademie der Künste, Berlin, TU Berlin, PIK, Postdam Institute for Climate Impact Research, and the recognition as Official contribution for Sustainable Development by the United Nations and by the Record Again! 40 Jahre Videokunst collection Goethe Institut.


2.
CRISTINA FIORDIMELA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Cristina Fiordimela explores the multiple aspects of museum and exhibition design with an experimental aptitude among the arts connected to the exposition environment. Investigation, critique, practice and teaching are the cornerstones of her multifaceted activity, which envisions the museum as a catalyst-broadcaster expanding among her forms of knowledge. Museum and monastic architecture meet in her study of contemporary monastery interiors with the book Thirteen monastic complexes 1953 – 2013 (Edifir 2015), which collects architectural thoughts and diaries shared with the Politecnico students. PhD in Exhibition Design and Interiors Architecture, Politecnico di Milano - Fondation Le Corbusier, Master in Communication for science research, Università degli Studi di Milano Istituto di Fisica - Cité des Sciences et de l'Industrie, Paris, member of Ordine architetti di Milano and ICOM (International Council of Museum) Lectures on Museography, Exhibition design (since 2006): Politecnico di Milano – Architecture School and Design School, Master for Università degli Studi di Milano, École d'Architecture Paris- Malaquais. Articles on museography, contemporary arts, exhibition design, since 2005 for : Il giornale dell’Architettura, Domus, Abitare, Babylon city of dreams, ddn, Ananke, Monumental.


3.
MARIA SCHLACHTER Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Maria Schlachter is both an art historian and clinical psychologist with a deep interest in contemporary art and trauma. She grew up and studied in Vienna and completed graduate research on the works of the American artist James Turrell. After being part of KUNSTGLAUBE's Leiblichkeit und Sexualität exhibition team as a volunteer in 2014, she accepted the role as Director of KUNSTGLAUBE and has since been involved in all levels of planning, administration and realising future projects. She is currently also working as a clinical psychologist and developing a new form of art-based therapy.


5.
DAVIS RASTAS Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

David Rastas is a Finnish-Australian curator and art historian based in Vienna. Since completing graduate research in art and architecture, he has focused exclusively on installing non-religious contemporary art in churches and other forms of sacred space. In 2014, Rastas co-founded KUNSTGLAUBE and has been curating a series of major art interventions in Churches. In 2017, he will be lecturing a course on Contemporary Art in the Church at the Pontifical Atheneum Regina Apostolorum in Rome with Maria Schlachter and Fr. George Elsbett LC.

 

6. HANNA–BARBARA GERL-FALKOVITZ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Gerl-Falkovitz has studied philosophy and political science. In 1979, she focussed on Italian Renaissance Philosophy at the University of Munich. From 1992 to 1993 she took up the post of chair (Prof. Dr. Hans Maier) at the Department of Christian belief, religious and cultural theory ("Guardini Institute") of the University of Munich. Since 1993, she has been the chair of philosophy of religion and comparative science of religion at the Technical University Dresden. With her retirement on 1st April 2011, her Institute in Dresden also 'retired.' Currently, she is head of the newly founded Institute "EUPHRat" ("European Institute of Philosophy and Religion") at the Philosophical and Theological College Benedict XVI. in Heiligenkreuz near Vienna.

 

7. ISABELLE VON MARSCHALL Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Von Marschall has studied art history and history in Munich, Berlin and London. In 2001, she was conferred a PhD in art, science and the Enlightenment. Professor von Marschall has had several exhibitions and authored publications, mostly in Germany, among others for the Katholikentag Mannheim (2012) and the Diocese of Hildesheim (2014). She has been the curator of the Art Prize of the Archdiocese of Freiburg since 2010, and since 2016 associate employee at the Archdiocese of Freiburg as an advisor to the department “Art and Contemporary Culture”.

8. ENRICO GARLASCHELLI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Enrico Garlaschelli is professor for philosophy for the Faculty of Theology of Northern Italy (Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale), and the Higher Institute of Religious Sciences of Milan (Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano). He is also a permanent docent for Philosophy fort he Higher Institute of Religious Studies of Mantova (all'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Mantova) and Adjunct Professor at the University Ludes in Lugano. His various publications include : "L'invocazione di Giobbe. Una risposta ad Auschwitz" (The invocation of Jacob. An answer to Auschwitz), Glossa, Milan 2014; "Estasi e frenesie dell'uomo contemporaneo" (Ecstasy and frenzy of modern man), Uniludes, Lugano 2016.



BIBLIODRAMMA

OTTAVIO ROSATI Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ottavio Rosati (1950), movie director, psychoanalyst and director of pychodrama, directs the Italian School of Psycotherapeutic Formation IPOD.
He has introduced in Italy J. L. Moreno, the father of psychodrama, and has founded the review “Atti dello Psicodramma” (Ubaldini, Rome). 
Rosati has realised for Rai3 and Teatro Stabile di Torino the first program in the history of television, based on true psychoplays: “Da Storia Nasce Storia”. He has producede the socioplay “Il Piombo e l’Oro del Perdono” on the conflict between Israel and  Palestine and “A Christmas Carol” (Rai Sat and Basilica di Santa Maria in Trastevere) where the Dickens tale is read in light of the parable of Epulone from the Gospel According to Luke. 
His clinical and psychodramatic work from 1973 to 2016 is described on the website of the IPOD School (www.plays.it) on the page  Eventi.
Between his new docufilms producede with Plays: "Generazioni d'Amore", "Fantasmi" (with Leo Gullotta in the role of Luigi Pirandello), "Le Code Le Ali" and "La Moda  Proibita" both dedicated to the art of Roberto Capucci. 
His television programs are described on the page PLAYS.


EMANUELA ZURLI 
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She is graduated in Philosophy at the Pontifical Gregorian University and at the University “La Sapienza” di Roma, where she has also worked as a scholarship holder C.N.R., together with other scholars, at the publication "Angoscia, paura, fobia, colpa. Analisi lessicografica longitudinale dei costrutti freudiani" (Roma, Città Nuova 1988, 818 pp.). Later, she has worked for the italian newspaper “Paese Sera”, as cultural journalist for TF 1 (Télévision Française 1), then has created and directed the TV section “In punta di libro” and published the volume "La Resa. Amara cronaca dell’inviata di un libraio” (Torino, Sonda 1996, 208 pp.). At the Pontifical Gregorian University she has taught in the Faculty of Philosophy (1999-2007) and directed, for the Institute for Judaic Studies, the newsletter about Jewish-Christian Dialogue “Il ponte/The Bridge” (from 2007 until its closure 2010). In the same University she is actually assistant professor in the Faculty of Theology. She has published “La giustificazione solo per grazia negli scritti di Qumran” (Napoli, Chirico 2003, 233 pp.) and numerous articles of biblical-theology. On october she is going to defend her PhD in Biblical Studies titled “Giacobbe in cammino verso Sé e verso l’Altro (Gen 25,19-35,29). Le lotte di Giacobbe-Israele per la benedizione nel contesto delle tematiche antropologiche e teologiche della Genesi”.
"Dramaturg biblista" for The Struggle of Jacob, she is Honorary member of IPOD (Istituto per lo Psicodramma a Orientamento Dinanico), after her smart collaboration to "Giocare Il Sogno, Filmare il Gioco" (Teatro Stabile Torino) and to "Da Storia Nasce Storia" (Rai3).


FRANCESCO MARZANO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(1985) Assistant of Ottavio Rosati, is a clinical psychologist and collaborator of the  Institute of Psychodrama in Dynamic Orientation of Rome.
He has gained a master degree in Psychology of Communication and Marketing at the University of Rome " Sapienza ". He is specializing in psycho and sociodrama techniques.  In recent years He has dedicated himself  to study the LGBT area and has also supervised cinema discussion sessions on the topic.  In private, he practices the psychology profession.

 

 

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