GLI AMICI MAGI di Ottavio Rosati
28 giugno 2020 - ieri sera cena alienante con S. invecchiata. Sogno della serie lost. Vadoa guardare lo Svoboda della tigre di ieri:
Un'ora di lavoro e correggo a vari livelli le immagini
Se hai tempo da perdere..
Fottiti, stronz*. questa è la cosa migòiore e più escusiva che posso e voglio fare. E' un lavoro d'arte.
Una sega se non porta soldi.
Li sta portando dai canai giusti. Il Bollettino della SIAE, il rendiconto home video del Luce I biglietti dell' OFF OFF. Questo è ciò che voglio da sempre. Vedi il falegmame con la sega? E' la sega di Svoboda. La lama è inclinata per lo sforzo.
Già, hai tanta fiducia nelle seghe... capisco.
Ho seminato la terra di seghe. Un'altra sega ora mi farà raccogliere i raccolto. Che ho fatto, insomma? Sto sciogliendo le contratture. A detra ho messo Fresco come asinello bravo, buono, giustamente lussurioso. pensa ad Apuleio... porta qualche ricshio per me e ha fatto qualche cazzata ma non ha mai nullificato Otto. Anzi. E se penso a quante gliene ho fatto pssare, il vero santo è lui.
Un po' pagano come Santo.
A maggior ragione! Grazie a io, non è un martire senza sesso. Con me è stato Santo per un misto di ASCOLTO E AFFETTIVITA'. Scopate e risate. Racconti e giochi. L'unio allievo che mi ha fatto giocare. Lo ho messo su una bilancia e in alto. La sfera del Selbst, delmio Selbst va verso questo ciuco povero, povero ciuco.
Manca poco che lo chiami la luce degli occhi miei, come Fa Manuel.
Potri chiamarlo la saliva della mia bocca. Ora vado in trance.
Vai in trance, va bene. Vado in trance anche io.
No. Tu no. Allora non ci vado.
Va bene. Mi astengo, continua tu.
(pausa, chiude gli occhi) Quando facevamo sesso, gli chiedevo sputami in bocca.
Tutto qui? Chi sa che mi credevo... E sai perché?
Quello che conta è averlo chiesto e ottenuto, non averlo capito. Comunque la ragione, ora la so. Ora. Perchè mi avevano già sputato in tanti ma, in bocca a Fresco uno sputo diventava un'Acqua Santa, per le ore, le giornate, le settimane passate insieme a parlare di me, di lui, di tutto. A ridere, a fare insieme le cose, a giocare, a raccontarci tutto. A vederlo che imparava quello che gi insegnavo e che faceva per me tutto quello di cui,avevo bisogno, dal venire a trovarmi in ospedale fino a chiedermi di lasciare quella psicotica di Julia: lasciala e mettiamoci insieme noi due.
Diceva così?
Sì. Sai unacosa? Quandoa ha un problema ed è triste, Fresco si lamenta ma mi chiede consiglioe poi fa u na cosa incredibile? Indovina...
Cioè'
segue il consiglio e dice grazie nel miglore dei modi. sta meglio. Perciò oggi ho pure spostato la tigre che i arrampicava sulla catena. Era una bella immaginr ma per niente salutare...
In che senso?
Beh, guarda... la tigre potrbebbe cadere di sotto o lanciarsi sull'asinello e sbranarlo in un attimo. Dopo decine di prove, la nuova immagine lavora sul senso di solitudine: ci sono i re magi ch dal parapetto gurdano la gabbia rococò
Per la verità, due si guardano tra di loro.
Sicuro. E' più gay e più realistico. Li ho pure fatti toccare Però ho aggiunto l'uomo ridotto a palla chiusa su se stesso: la nullificazione da cui emerge la tigre come salvezza, come reazione al trauma di abbandono. E finalmente il bambino custodito da u atigre affettuosa che lo accarezza con la zampa. Ora i gruppi sono tre e dialogano tra di loro. Mi sono sentito meglio.