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IL PAPPAFREUD, il cibo nel profondo

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ipertesto di un programma RAI SAT

SU UN CACATOA CINEMATOGRAFICO

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Teto è il Cacatoa Alba presidente della mia scuola di Pet Therapy. Il consiglio di amministrazione è composto da un’Amazzone (Miss), una Krameris (Titti), un coniglio (Angoro) e uno scoiattolo Callosciurus (Panza del Ventre). Io faccio da segretario. Dal nostro ultimo viaggio a Vienna il mio amato Cacatoa si agita e parla nel sonno. Il veterinario Amerio, coltissimo omeopata, osserva che Teto parla il tedesco del primo Freud. Gli somministra dosi di Arnica C2 ma il disturbo continua, anzi peggiora. Sono assai preoccupato. Che fare?

Novembre: salgo sulla trans-siberiana alla ricerca di uno sciamano specializzato in uccelli. Cerco e trovo il più caro: lui accetta il caso, prende Teto e se lo porta nella capanna del fumo. Passo la notte al freddo guardando la tenda da cui emergono tamburi, fuochi e vapori. All’alba il Medicine Man esce e fa una sconvolgente rivelazione: il mio pappagallo è invasato dallo spirito di un medico austriaco (fosse Freud?) fuggito in una grande città dove imperava una certa maga Melania con cui si comportò malissimo.
Teto invasato da Freud? Come? Quando? Perché?
Questa storia non è chiara e non mi piace. E poi perché coinvolge una Srl junghiana? Che c’entriamo noi? Lo sciamano non risponde. Prende l’assegno e sparisce nel bosco.

Torno in Europa. Sul treno mi emerge un sospetto: la città fosse Londra e la maga Melania fosse la Klein? Teto gioca poco e niente. Mangia solo wurstel. Di notte continua ad agitarsi.
Capodanno: pranziamo in casa con la dolce Nanda e il gruppo dei pet al completo. Alle lenticchie bussano alla porta. Chi sarà? Due monaci. Che fanno un inchino buddhista e porgono in dono una scatola di sigari e l’Ordine degli Psicologi Italiani.
Teto grida, vola sul libro e lo lacera col becco. Poi si accende un sigaro. Miss e Titti pigolano. Callosciuro agita la coda. Nanda aggiunge due posti a tavola.
Racconto subito la storia dello sciamano. Un monaco accarezza il coniglio, l’altro completa la rivelazione siberiana: Freud, in vita sua ha skarmato di brutto. Torna oggi in Teto per espiare il delitto di aver trasformato i suoi peggiori allievi in pappagalli. Di questo sacro uccello Ottavio è ora il tutore.

In che senso? Domanda la Nanda.

Nel senso di istruire il Pappafreud sulle nuove frontiere della psicoanalisi, a partire dalle formule della Klein relative a seno, latte e oralità varia. Terminato il training, dovrà portare in giro il Pappafreud per mercati, bar, ristoranti a rispondere alle domande della gente su cibo e bevande. Solo alla fine di questo pellegrinaggio Teto sarà liberato dallo spirito di Freud e tornerà a giocare come prima.
I due monaci se ne vanno carichi di dolcetti, augurando pace e gioia. E’ stato tutto un sogno?
Ho appena chiuso la porta che dalla libreria Miss e Titti tirano giù col becco Invidia e Gratitudine della Klein. Suona il telefono: è il mio amico Alfredo Antonaros che ci invita a cena a casa sua. Sul tavolo si materializza una Sacher Torte con un gambero rosso al centro. Rabbrividisco. Teto getta via il sigaro. Panza del Ventre rosicchia con gusto Gioco e Realtà di Winnicott. Sono preso da un accesso di singhiozzi. La Nanda impallidisce e indica una scritta di nuvole apparsa nel cielo: La Maga Melania Non Abita Più Qui.

 

 

prima puntata
MIO FIGLIO NON MI MANGIA

 IL FILM: Il viaggio di Felicia (1999) di Atom Egoyan

 

 On the road 

Dottor Pappafreud, ma come devo fare perché alle volte mia figlia non mi mangia!

In studio

Rosati:  Capita spesso che il dottore si senta fare una domanda del genere…

Antonaros: E come rispondi?

Rosati: Eh, se è un signore come Winnicot, che è anche uno psicanalista, faccio notare l’ambiguità di questa espressione.
Perché non mi mangia significa non mangia per me! Ma a livello inconscio può significare Non mangia me!

 

seconda puntata 
TI MANGIO DI BACI

IL FILM: 'l'Harem di Silvio' da 'GIOCARE IL SOGNO FILMARE IL GIOCO' di Ottavio Rosati (1990)

On the road 

Ma è possibile, Pappafreud, avere una così grande voglia di mangiare di baci, un bambino ad esempio?

In studio

Rosati:  C’è da perdere la testa a sentire certe dichiarazioni di prima mattina...

Antonaros: Parla il Dott. Ottavio Rosati, psicanalista esperto di Pet Theraphy

Rosati: E dov’è il Pappafreud?

Antonaros:Il Pappafreud è sulla tua spalla!

Rosati: Ah, eccolo il Pappafreud… Quando si parla di baci io mi dimentico le cose!

Antonaros: Oggi infatti il tema del nostro incontro sono i baci.

Rosati: Sono i baci e le amorose creature…

A. Antaros: Sono i dolci anche, no? Abbiamo in pasticceria i baci di dama, i baci perugina, i baci gelati. Perché questo atto di baciare, che è uno dei più dolci nei rapporti affettivi, ha dato il nome, appunto, ad alcune delle invenzioni più dolci della tavola…

Rosati: Ma, il bacio è appunto psicanaliticamente parlando all'anticamera dell'incorporazione, cioè il bacio si ferma e gioca su questo, si ferma al confine fra dentro e fuori, tra dare e prendere…

A. Antaros: Quindi le labbra sono una barriera? Una dogana?

Rosati: Sono una dogana, un punto di frontiera, una linrea che articola tutta la magia, l'ambiguità, la poesia, la contraddizione. La modula come un interruttore di quello che resta individuale e di quello che vuole perdersi nella beatitudine della fusione originaria.

 

 
terza puntata
IL DIGIUNO

video bloccato

 


quarta puntata
IL LATTE

IL FILM: IL SOSPETTO DI ALFRED HITCHCOCK (1941)

On the road 

C’è qualcosa di viscerale in questa ricerca del latte, caro Pappafreud?

In studio

Rosati: Se c'è qualcosa di viscerale nella ricerca del latte? C'è tutto di viscerale Prima di tutto fammi nutrire Panza del ventre che è un pò di tempo che lo vedo che mi sta perdendo appetito, parlando appunto in termini di latte e derivati…

Antonaros: Benvenuto intanto a Ottavio Rosati:, psicanalista esperto di Pet Therapy e al suo piccolo zoo! Dicevamo viscerale del latte, ma più che viscerale io credo labiale, boccale, di gola, poi dopo diventa viscerale, vero? Tutto il fisico è coinvolto…

Rosati: Totale! Totale al punto che tutta la psicoanalisi contemporanea dopo Freud ha sottolineato la centralità del rapporto del bambino con la madre e quindi il rapporto bambino con il seno, e quindi il rapporto del bambino con il latte. E quanti casi clinici mi vengono in mente di persone che, anche adulte, fanno fatica a riconoscere, per esempio, che la moglie è una persona totale e non un oggetto parziale cioè solo un seno da spremere o solo una persona che deve fornire latte, pazienza e amore. E quindi, nei rapporti del bambino piccolo con la madre, si gioca un pò la partita decisiva per il carattere di tutta la vita psichica futura; quindi, quello che dice il nostro venditore di formaggi di Trastevere è vero: è un segreto assolutamente totale. 

 

quinta puntata
IL PRANZO DI NATALE

IL FILM: FANNY E ALEXANDER DI INGMAR BERGMAN (1982)

On the road 

Cosa ti piace mangiare il giorno di Natale, professor Freud?

In studio

Antonaros: Cosa avrà mangiato il professor Freud? I tortellini, il panettone come tutti noi, no?

Rosati: Beh sì. Magari un pò di champagne viennese, una Sacher Torte navigata di panna

Antonaros: Oggi parliamo del pranzo di natale, non perché il Natale sia qui alle porte, tutt'altro, ma perché è l'ultimo degli antichi riti che riguardano una tavola che continua a sopravvivere, nonostante la società che si laicizza, il consumismo è sempre più intenso, le distrazioni sempre più moltiplicate attorno a noi ma il pranzo di natale continua a sopravvivere e forse avrà ancora vita lunga…

Rosati:  E’ come il festival di Sanremo tutti ne parlano male ma nessuno se lo perde e ci sono proprio delle specifiche, diciamo nevrosi, dinamiche del pranzo di natale….

 

sesta puntata 

LENTO E VELOCE A TAVOLA

IL FILM: LA CADUTA DEGLI DEI di LUCHINO VISCONTI (1969)


On the road 

Secondo te, è meglio mangiare un panino velocemente o gustare un pranzo lentamente?

In studio

Antonaros:  Il dottor Ottavio Rosati:, psicanalista i suoi animali…

Rosati:  Umile servo di Pappafreud, reincarnazione del dottor Sigmund, vissuto a Vienna e ora anche su internet! Si sa tutto perché internet, libri sulla psicanalisi e il cibo e Pappafreud sono tutt'uno!

Pappafreud: Ciaaao!

Rosati:  Ottimo urlo pubblicitario! andiamo avanti!

Antonaros: Meglio mangiare lenti o meglio mangiare in fretta per voi psicanalisti?

Rosati:  Beh,dunque. Lo psicanalista medio fa una vita orrenda, conta i minuti, risparmia sulle pause, a volte salta i pasti…  Il Pappafreud è un grande esempio di lentezza aristocratica! Il modo migliore per trovare dei tempi umani, rilassati, signorili e saggi, è di farsi un pappagallo e - non sto scherzando - di imitarlo

 

settima puntata 
AFFETTI E DOLCI

IL FILM: LA GRANDE ABBUFFATA di MARCO FERRERI (1973)

 

 

on the road 

Dimmi Pappagallo, di che hai più bisogno, di dolci o di affetti? Di affetti, eh? Hai ragione! Ha detto si…ha detto si!

In studio

Antonaros: Il dott. Ottavio Rosati, psicanalista e il suo piccolo zoo.

Rosati: Il dott. Pappafreud, reincarnazione del celebre Sigmund!

Antonaros: Oggi di cosa parliamo?

Rosati: Parliamo di dolci e di affetti; in che senso la ricerca del dolce di cui adesso Pappafreud ci sta dando un eloquente dimostrazione…. Diciamo che può essere indagata e, nei limiti del possibile, tenuta a bada da una certa consapevolezza psicoanalitica perché, a volte, la compulsione a mangiare dolci è altrettanto potente di quella a bere.
Tanto è vero che in qualche trattato di psichiatria si parla addirittura di cioccolatino-mania, come di una vera e propria categoria nosografica.

 

ottava puntata
CARNIVORI E VEGETARIANI

IL FILM: AMERICAN BEAUTY di SAM MENDES (2000)

 

On the road

Vegetariani o carnivori? E tu come sarai, Pappafreud? Vegetariano o carnivoro?

In studio

Rosati:  Per saperlo non c’è che da fare l’esperimento!

Antonaros: Ah,si! Andiamo subito a scoprire l’arcano!

Rosati: La natura del Pappafreud: vegetariano o carnivoro?

Offrono al Pappafreud un piatto di spaghetti al ragù e uno al pomodoro
e lui ne prende con la zampa uno al pomodoro. 

Antonaros: Vegetariano!

Rosati: Vegetariano! Il Conte di Salaparuta e tante altre bravissime persone sono contente!

Antonaros: Il dott. Ottavio Rosati e il pappagallo Teto, Pappafreud…

Rosati: Reincarnazione di Sigmund!

Antonaros: E il suo piccolo grande zoo. Oggi di cosa parliamo?

Rosati:  Parliamo appunto di questo conflitto per certi versi vegetariani o carnivori?
E mi tocca fare una precisazione. Parlerò dal punto di vista dei vegetariani.
Mi sembra d’essere una specie di cavallo di Troia penetrato nel territorio nemico. Qui è il tempio della Bistecca alla Fiorentina!

 

nona puntata
BRICIOLE E MOLLICHE

IL FILM: FRANKENSTEIN JUNIOR di MEL BROOKS (1974)

On the road 

Briciole e molliche. E’ proprio vero! Anche a me è sempre piaciuto giocare con briciole e  molliche…
Che significa, Pappafreud?

In studio

Antonaros: Giocare col pane, spargere sulla tovaglia briciole, palline di pane… lo chiediamo al dottor Ottavio Rosati:, psicanalista esperto di Pet Therapy…

Rosati:  Macchè analista! Io sono l'umile servo del Pappafreud, reincarnazione del dottor Sigmund, notoriamente vissuto a Vienna.

Antonaros: Le briciole, dicevamo…

Rosati: Le briciole…beh, il Pappafreud, vedi l’ulteriore conferma della reincarnazione pensa che sia un sigaro, dunque lo mangia! Beh, su questione di briciole molliche, c'è una vasta letteratura psicologica e psicanalitica

Antonaros: Descriviamo bene la situazione: si è a a tavola con altre persone, si sta conversando, c'è una situazione convivialità
e qualcuno, mentre si parla, prende la mollica di pane e la sparge intorno al piatto…

Rosati: Oppure compone palline, oppure i liceali si mandano schicchere di palline da una parte all’altra…

Antonaros: Qualcuno addirittura se le mangia mentre è lì che le sparge sulla tovaglia, questa è la situazione.
La domanda è dal punto di vista vostro, di voi psicanalisti cosa significa?

Rosati:  Al di là della maleducazione…

Antonaros: Esattamente

Rosati: Beh, l’interpretazione di questo manierismo, di questa forma di mini psicopatologia della vita quotidiana ha due chiavi di lettura psicanalitica
una in epoca, per così dire freudiana, e quindi pertinente al nostro Pappafreud e una più moderna, molto interessante e sofisticata, di taglio post freudiano, quindi Klainiano, Bioniano e via discorrendo.

 

 

decima puntata 
LEGGERE A TAVOLA

L'OPERA: TOSCA DI GIACOMO PUCCINI (1899)

 

On the road 

 Pappafreud, ma è vero che è una grande maleducazione e leggere a tavola? Non c'è amore, non c'è rispetto per nessuno!

In studio

Rosati:  Non c'è amore, non c'è rispetto dice la signora nel giardino.

Antonaros: E non c'è educazione anche perché fin da galateo dal 600 ci insegnavano che la tavola è prima di tutto convivialità
quindi conversazione e rispetto per l'altro

Rosati: Incontro!

Antonaros: Il dottor Ottavio Rosati: psicanalista e i suoi piccoli animali perché Rosati è esperto anche di Pet Therapy

Rosati: E la reincarnazione di Freud: il Pappafreud

Antonaros: Oggi parliamo del leggere a tavola sono due le situazioni, no? Si può leggere a tavola da soli e leggere a tavola in presenza di altri

Rosati:  Nel primo caso si va a cena con un grande scrittore!

Antonaros: Oppure con un quotidiano, no? Succede spesso, nei caffè accade di fermarsi e fare colazione, avere il giornale davanti
e qui non c'è mancanza di rispetto verso altri perché gli altri non ci sono in questo caso…

Rosati:  Beh, questo a livello addirittura di leggere ma anche di scrivere a tavola, no?
Tu che sei scrittore credo che conosca molti autori che lavorano al caffè, soprattutto al nord è molto diffuso.



undicesima puntata
ANIMA E CIBO

IL FILM: IL PRANZO DI BABETTE di GABRIEL AXEL (1987)

On the road 

Anima e cucina, cibo, cucina, benessere fisico, psichico sicuramente…Sigmund Freud, cosa ne pensi?


In studio

Antonaros: Eh anche Freud probabilmente su un tema come questo avrebbe qualche problema, vero?

Rosati: Beh se si parla di anima sì, perché Freud credeva alla realtà della psiche e alla realtà dell’inconscio ma non alla realtà dell’anima.
E' per questo che è stato punito facendolo reincarnare in un cacatua (risate) Chi credeva alla realtà dell’anima era Jung.

Antonaros: Il dottor Ottavio Rosati, psicanalista, esperto di pet terapy, con i suoi piccoli grandi animali. Oggi parliamo del rapporto tra cibo e anima. Ora mentre del cibo abbiamo un’idea estremamente concreta, abbiamo un rapporto ripetuto e quotidiano,
l’anima è un’entità molto più discussa e discutibile. Come dicevi gli stessi padri della psicanalisi avevano idee controverse..

Rosati: Si, la realtà anima è un costrutto teoretico, non si può accettare a priori e non si può rifiutare a priori.
Per certi versi potremmo dire che non tutti ci tengono a crederci e forse nemmeno a coltivarla….

 

dodicesima puntata
LA CUCINA DEI SINGLE

video bloccato

 

 

tredicesima puntata
A CENA DAGLI AMICI

IL FILM: VATEL di ROLAND JOFFE' (2000)

On the road 

Vediamo, Pappafreud, cosa posso chiederti su invito a cena…
Secondo te, Pappafreud, per invitare una donna, lei deve essere affamata?


In studio

Rosati: Che battutaccia, questa del maestro di tennis! Però qualcosa di freudiano c’è…

Antonaros: Affamata, assetata di champagne, di coccole, di buona compagnia..

Rosati: Perché lei, caro Antonaros, è un signore, la butta sempre sullo Champagne…

 

quattordicesima puntata 
CALDO E FREDDO

IL FILM: THE MUPPETS CHRISTMAS CAROL di BRIAN HENSON (1992)

On the road 

Caldo o Freddo…Come mai, Pappafreud, certa gente ha sempre caldo e altra ha sempre freddo?
Io in questo momento io ho molto caldo! E tu?


In studio

Rosati: Io oggi ho molto freddo, anche se di solito ho caldo.

 E ti proteggi con i tuoi coniglietti d’angora…

Rosati: Non c’è niente di meglio di un coniglio d’angora. Il Pappafreud è molto fresco, però non ha la virtù di tenere caldo come loro…

 

quindicesima puntata
MAL DI PANCIA

IL FILM: HARRY A PEZZI di WOODY ALLEN (1997)

 

On the road 

Non digerire. Ma è solo un problema di stomaco?


In studio

Rosati: Bella domanda se è solo un problema di stomaco!

 Antonaros: Lo è o no?

 Rosati: Eh, come se si sapesse che vuol dire problema di stomaco. Che cos’è, chi è davvero, lo stomaco?

 Antonaros: Lo stomaco...
Usiamo normalmente nel nostro linguaggio, ad esempio, quando una persona non ci sta simpatica diciamo “Mi sta sullo stomaco”

 Rosati: Si, non la digerisco.

 Antonaros: Quindi lo stomaco come un centro su cui controllare le relazioni e i rapporti con il cibo.

 Rosati: E’ quasi sempre un problema di tipo psicologico, il che vuol dire tutto o niente.
Un problema culturale, affettivo, emotivo, intellettuale, di amore non corrisposto o corrisposto male,
come quando ci sono dei sentimenti che non possono essere detti ne pensati è il corpo che parla.

 

 

sedicesima puntata  
CIBO E POTERE

IL FILM: IL BOUNTY di ROGER DONALDSON (1984)

On the road 

Il potere del cibo…dicono, caro Pappafreud, che le donne si prendono per la gola.
E' capitato anche a lei?


In studio

Rosati: Beh mica solo le donne eh…anche gli ammiragli su questo, sono dei grandi figli di cane..

Antonaros: E anche i pirati ne hanno fatta molta per quanto riguarda prendere per la gola attraverso il cibo, vero?

Rosati: E vabbè ma è la dura lotta per la sopravvivenza.
Che cos’altro avremmo potuto fare se non mandarvi in mezzo al mare su una barchetta con noce di cocco e un po’ d’acqua?



diciassettesima puntata
IL MENÙ

 IL FILM: PAULIE, IL PAPPAGALLO CHE PARLAVA TROPPO di JOHN ROBERTS (1998)

On the road 

Dal menù al conto. Qualche volta l’utente medio ha il terrore di andare a mangiare in un ristorante (…)
Ha paura di spendere troppo ma non è vero! Ma secondo te perché, Pappafreud, succede questo? Sarà una nevrosi?


In studio

Rosati: E’ molto probabile... una nevrosi economica ed una nevrosi monetaria.

Antonaros: Ottavio Rosati, psicoanalista, esperto di pet terapy, e il suo circo di animaletti. Benvenuti.

Rosati: E la reincarnazione del dottor Freud, il Pappafreud.

Antonaros: Oggi parliamo di menù e conto.

Rosati: Si, che sono argomenti importanti perché diciamo che il primo argomento in una famiglia è il cibo.
Il cibo è fatto di affetto, sollecitudine, presenza, sentimento, perché è dato gratis.

Antonaros: E’ anche l’unico momento in cui la famiglia si raccoglie. Sempre meno frequente, pero’…

Rosati: In origine il dono del cibo sancisce l’amore.
Ora che succede che quando cresciamo, cominciamo ad ambire alla nostra libertà conosciamo il mondo dei ristoranti e del conto,
e incominciamo a capire che cos’è la gratitudine e la riconoscenza.

diciottesima puntata
IL PANE

I FILM: MARCELLINO PANE E VINO di LADISLAO VAJDA (1955) - STREGATA DALLA LUNA di NORMAN JEWISON (1995)

On the road 

Il pane. Siamo nel 2000, Papafreud
ed è ancora così indispensabile. Perché? Perché mangiamo la pizza e ci piace molto più del panino?


In studio

Rosati: Perché? Perchè? Perchè? Vediamo se il Pappafreud ce lo rivela, magari in cambio di un pezzettino di pane.

Antonaros: Benvenuto al dr. Ottavio Rosati, psicanalista, esperto di Peterapy
e benvenuto agli animali del suo piccolo grande zoo. Il pane.

Rosati: Bè la gran cosa del pane è che è anche un po’ un gioco.
Noi sappiamo, ad esempio, il gusto che si prova a fare le molliche, a modellarlo, a tirarselo addosso quando si è bambini.

Antonaros: Anche a prepararlo.

Rosati: Come disse un ragazzo in una psicoterapia di gruppo: “ io sono sincero, dico sempre pene al pene e vino al vino”
e non era una battuta, era veramente un motto di spirito che gli era scappato per così dire di bocca.
Il pane, a differenza del latte, ha a che vedere con il seno della madre,
però è qualche cosa che ha a che fare con tutta una dimensione definita "autistico-contigua".

Antonaros: Che vuol dire?

Rosati: Che quando io tocco qualcosa, ho una percezione di me autistica,
grazie al fatto che entro in contatto (e questa è la continuità) con un oggetto che mi delimita.
Allora la grandezza del pane è questa, che ci mette in rapporto con qualcosa di soffice, di bianco, di puro, di nutriente,
collegato ai grandi misteri dell’amore, della nascita e dell’allattamento.

 

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