ATTI DELLO PSICODRAMMA 6/7
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CESARE MUSATTI | La struttura della persona in Pirandello e la psicoanalisi |
Io sono dunque uno psicologo, divenuto poi anche psicoanalista, formatosi nel periodo fra le due guerre. In quell'epoca, sul piano culturale, ed in ispecie in campo teatrale, l'opera artistica di Luigi Pirandello, si presentava con un forte spicco sullo sfondo della piuttosto piatta cultura italiana. E anch'io, come molti altri, ne rimasi affascinato. Ma non affascinato soltanto, come può accadere di fronte a qualsiasi opera d'arte; anche turbato per le connessioni che non potevano sfuggirmi con quella che era la mia attività professionale e scientifica. Non potevo infatti non avvertire una certa parentela fra il modo come Pirandello presentava i suoi personaggi, e quegli argomenti specifici che io nel mio lavoro, soprattutto come psicoanalista, andavo trovando o cercando. |
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GIOVANNI MACCHIA | Il personaggio sequestrato |
Questa sera si recita a soggetto resta uno dei testi in cui Pirandello ha realizzato con la maggiore concisione possibile il grande terna del personaggio sequestrato. È la rappresentazione di un sacrificio dolente e ineluttabile, come in certi misteri medievali, ove il carnefice diventa anche la vittima e il torturatore il torturato. La crudeltà esercitata sulla donna, rinchiusa in una gabbia come una bestia, come un agnello destinato alla morte, ricade sull'uomo, e quando, al colmo dell'esasperazione, egli esce dalla scena, nessuno sa quale sarà la sua fine. |
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GENNIE LEMOINE | Gioco di significante in psicodramma |
Riassunto di una seduta |
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PAUL LEMOINE | Psicodramma o psicoanalisi? |
La differenza essenziale tra psicodramma e psicoanalisi consiste nell'impiego della frustrazione in analisi, vale a dire nell'astensione del terapeuta. Al contrario, lo psicodramma privilegia l'azione. Non che l'astensione non costituisca in sé stessa un atto, un atto analitico che provoca nel soggetto la ripetizione insistente della domanda. Atto diverso dall'azione del gioco in psicodramma che impegna il protagonista nella riviviscenza di un vissuto dal quale la sorpresa non è esclusa, perché questa seconda occasione costituisce un'esperienza nuova e distinta del vissuto originario. Queste circostanze terapeutiche condizionano, ben inteso, il transfert che, come si sa, non è lo stesso in analisi e in psicodramma perché legato alle modalità radicalmente diverse delle due cure. |
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FERNANDA PIVANO | Intervista a Zerka Toeman Moreno |
D. Può dirmi che cosa ha rappresentato nella sua vita l'incontro con Jacob Levi Moreno? R. Ero una studentessa molto giovane che aveva combinato gli studi del dramma e delle Belle Arti con la psicologia e lo incontrai perché avevo una sorella maggiore malata di mente che avevo portato dall'Europa in questo Paese come rifugiata nel 1941. |
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OTTAVIO ROSATI | Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello attraverso Moreno e Freud |
1 - J. L. Moreno e Luigi Pirandello |
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ELENA B. CROCE | Un caso di "transitivismo" in un gruppo di psicodramma di adulti |
1 - La "barrette" |
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SERGIO BENVENUTO | Naufragi di Don Giovanni |
Este es acertar por yerro. - Todo este mundo es errar. |
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DONATA MIGLIETTA | Il desiderio e il transfert |
Parlare di transfert — dice Lacan — è parlare di un desiderio di cui l'analisi ripercorre il cammino evocandolo attraverso una presenza, quella dell'analista. Questo non vuole certo dire che sia la situazione analitica a produrre il transfert perché, anche se essa lo produce, occorre che ce ne siano fuori le possibilità già presenti. Sicuramente l'inconscio esisteva prima di Freud, non è stato Freud a produrlo. Ciò che egli ha fatto è mettersi in ascolto perché divenisse linguaggio. Ecco quel che ci porta alla funzione del transfert in quanto possibilità di accesso a una parola significante. |
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GIORGIO TONELLI, GIOVANNI BAGNARESI, GIOVANNI ROSEO | Dalla psicosi allo psicodramma |
Gli psicotici sono stati oggetto di numerosi tipi di intervento medico tendenti a modificare il loro comportamento, i loro contenuti ideativi, il loro modo di essere. Sappiamo come tutto questo non abbia condotto a risultati soddisfacenti eccezione fatta per l'azione sedativa e deliriolitica di alcuni psicofarmaci e della discutibile azione riequilibratrice dell'elettroshock in alcuni casi di psicosi acute. La psicoanalisi ha scoperto, a proposito della nevrosi, l'impossibilità di un successo terapeutico medico. Questa acquisizione è derivata dalla scoperta della rimozione e della significatività dei sintomi nevrotici. Il rapporto analista-analizzante e tutta la dinamica della cura hanno definitivamente fatto decadere ogni velleità medica ponendo in primo piano gli effetti del transfert e delle interpretazioni. |
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TANIA DIMARTINO | Role playing in un vecchio film di Billy Wilder |
Non ho ricordi di favole lette nella penombra da mamme o nonne compiacenti. Cappuccetto Rosso e La bella addormentata non hanno mai dormito al mio fianco nel letto d'infanzia. Appartengo alla generazione nutrita da altre favole: quelle cinematografiche e televisive. Il piacere della lettura è venuto dopo, ma, abituata a cogliere con lo sguardo i personaggi di quelle particolari fiabe, poi ho sempre letto vedendo. E ho visto, nella mia infanzia, centinaia di storie alla televisione. Pensavo addirittura che i personaggi abitassero dentro quella scatola e che la sera, fattisi piccolissimi, ne uscissero per andare nelle loro case, chissà dove. |
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